Pescara: d’Annunzio e “la nave”

Gabriele DAnnunzioGabriele d’Annunzio, “La Nave” e il mito di Venezia di Milva Maria Cappellini: sono i protagonisti della conferenza di venrdì 24 aprile alle ore 18,00, nella Sala Figlia di Iorio del palazzo della Provincia di Pescara, che propone al pubblico una rilettura della tragedia dannunziana La Nave (di cui la Cappellini ha curato un’edizione commentata per Mondadori), esplorando le suggestioni adriatiche del testo, con un particolare riferimento al mito di Venezia.
La conferenza appartiene al ciclo 2015 delle Conversazioni adriatiche tra storia e letteratura, promosse dall’Isad e dalla fondazione Ernesto Giammarco, di cui costituisce il quarto incontro dopo l’affollata conferenza di Valerio Massimo Manfredi su Dionigi il Grande (dalla Sicilia all’Adriatico), quella su Diocleziano, un Augusto adriatico svolta da Marco Presutti, e quella su Ugo Foscolo, il respiro ionico-adriatico di Lorenzo Braccesi.
L’ultimo appuntamento si terrà venerdì 22 maggio con l’intervento dell’ammiraglio Roberto Domini che parlerà dei protagonisti della battaglia di Lissa.
L’Isad (Istituto per gli Studi Adriatici) è nato nell’ambito di ricerca della fondazione Ernesto Giammarco, che ne ha investito della presidenza un noto studioso di storia dell’Adriatico quale Lorenzo Braccesi, già ordinario di storia antica nelle Università di Torino, di Venezia e di Padova. Scopo dell’Istituto è quello di promuovere e di valorizzare, su un ampio spettro diacronico e in dimensione interdisciplinare, iniziative di studio sulla valorizzazione delle culture dell’area adriatica. Iniziative che a Pescara, per la centralità della sua posizione geografica, possono trovare il loro più idoneo centro propulsore.
Dopo il successo delle precedenti serie di incontri (Verde come i pascoli dei monti, il viaggio in Adriatico, Augusto e l’Adriatico nel bimillenario della morte), si propone questo nuovo ciclo di conversazioni (il quarto), incentrato su alcuni personaggi chiave della storia adriatica, nei ruoli di protagonisti e di interpreti. Milva Maria Cappellini, allieva di Ivanos Ciani, è dottore di ricerca in scienze filologico-letterarie (Università di Genova). Si è a lungo occupata di lessicografia, di didattica e di editoria scolastica; ha lavorato sulla letteratura popolare dell’età medievale e moderna e su autori moderni e contemporanei; ha curato edizioni di autori soprattutto otto-novecenteschi, tra i quali Gabriele d’Annunzio, Giovanni Boine, Renato Serra, Geno Pampaloni. Collabora a diversi periodici letterari e sulla rivista on line “Sagarana” cura una serie di testi, dedicati alle scrittrici viaggiatrici. Da poco è uscito un suo saggio sulla storia della casa editrice fiorentina Barbera. In preparazione, tra l’altro, un volume di scritti sulle fonti dannunziane e una raccolta di novelle anticolonialiste di Leda Rafanelli. Ha scritto un romanzo a quattro mani, Il dio delle donne, con Roberto Piumini.

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