L’Aquila: congelate le deleghe dell’assessore Di Stefano, crisi in Giunta?

Il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi ha “congelato” le deleghe dell’assessore Annalisa Di Stefano e potrebbe profilarsi una crisi nella giunta comunale.

La decisione del primo cittadino fa seguito ad una conferenza stampa di Forza Italia alla quale ha partecipato l’assessore Annalisa Di Stefano nel corso della quale è stato criticato l’operato del sindaco Pierluigi Biondi che afferma di essere in attesa di un chiarimento.

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Biondi contesta che la Di Stefano “ha preso parte a una conferenza stampa in cui il mio percorso politico è stato definito ‘psichedelico’ e si ipotizzava il venir meno di un rapporto di fiducia nei miei confronti in caso di ritorno alle urne a seguito della sentenza del Consiglio di Stato sulla cosiddetta ‘anatra zoppa’. Ho atteso pazientemente e in silenzio una presa di distanza che non c’è stata anche in considerazione della concomitanza della cerimonia per la riapertura delle Anime Sante, una festa che non poteva essere turbata dalle vicende amministrative. In attesa di un chiarimento ho deciso di congelare le deleghe che, per il momento, resteranno in capo al sottoscritto e non verranno riattribuite”.

Intanto tale decisione potrebbe avere ripercussioni pesanti sulla tenuta della maggioranza di centrodestra in Consiglio comunale e che s’intreccia, di fatto, con la rottura tra il vice sindaco Guido Quintino Liris e Forza Italia in merito alle candidature in vista  delle prossime elezioni regionali.

 

FORZA ITALIA: MARTINO: “ATTO DI GRAVE OSTILITÀ DEL SINDACO BIONDI CONTRO IL PARTITO, TORNI A FARE IMPIEGATO”

Usa parole dure l’onorevole Antonio Martino, deputato abruzzese di Forza Italia eletto nel collegio dell’Aquila, dopo il congelamento da parte del sindaco dell’Aquila Pierluigi. Biondi (Fratelli d’Italia), delle deleghe all’assessore forzista al Bilancio al Comune dell’Aquila Annalisa Di Stefano .

L’onorevole Martino parla di deleghe congelate per l’assessore Di Stefano “solo perché ha partecipato alla mia prima conferenza stampa come commissario comunale azzurro di martedì scorso. Senza scuse e riconsegna incarico, sospendiamo fiducia a Fdi in coalizione centrodestra per le regionali. Informati vertici nazionali di Fi e di Fdi. È un atto di grave e incomprensibile ostilità nei confronti di Forza Italia in un momento decisivo per il centrodestra impegnato nella ricerca della compattezza sulla scelta del candidato alla presidenza della Regione alle prossime elezioni in programma tra due mesi. Il nostro partito sospende la fiducia nei confronti di Fratelli d’Italia in seno alla coalizione.

In seno agli azzurri aquilani è in atto uno scontro molto forte dopo la rottura con il partito da parte del vice sindaco e vice coordinatore regionale Guido Liris. Dopo quanto accaduto mi sembra che il partito ha fatto bene a nominare me come commissario, c’è bisogno di una grande riorganizzazione per rilanciare il partito, cosa che stiamo già facendo. Se non c’è un atto immediato di scuse e di restituzione delle deleghe al nostro bravo assessore Fratelli d’Italia è fuori dall’alleanza in Abruzzo, non certo per responsabilità del partito della Meloni ma per il comportamento infantile, squadrista e irresponsabile di un sindaco che dovrebbe rappresentare la classe dirigente di una città come L’Aquila che invece pensa a progettare da tempo la fuga dall’Amministrazione comunale per approdare in Regione solo per avere stipendi e indennità più alte. Con il coordinatore abruzzese e senatore Pagano abbiamo contattato i vertici nazionali che hanno denunciato l’increscioso episodio al leader nazionale Giorgia Meloni . Forse oggi una riflessione andrebbe fatta per dare spazio al partito più forte della coalizione che è rappresentato dalla Lega. Con la massima considerazione per gli impiegati che sono l’anima degli enti pubblici, Biondi deve tornare a fare l’impiegato nel comune di Ocre, voglio ricordare che prima di essere candidato a sindaco, era un dirigente di Casapound, con tutto il rispetto per coloro che credono veramente in quella causa e rimangono convintamente nel movimento. Voglio anche ricordare che Biondi ha contestato la mia candidatura perché non sono dell’Aquila ma originario di un comune a 60 chilometri dal capoluogo regionale, mentre sta sostenendo con forza la candidatura alla presidenza della Regione di una persona degna di rispetto umano e politico come Marsilio, ma che è nato e vissuto a Roma, oltre ad essere coordinatore del Lazio, la classica doppia morale per fini politici personali. Se continua così, non sarà l’anatra zoppa a mandarlo a casa, ma la Comunità aquilana”.