Cresa: manifatturiero in ripresa, ma luce ancora lontana

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Secondo l’indagine del CRESA effettuata su un campione di 448 imprese con almeno 10 addetti, nel III trimestre 2016 è proseguita, seppure a ritmi più contenuti, la fase di ripresa dell’industria manifatturiera regionale.

L’attività produttiva ha registrato un aumento del +2,4% rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso, scaturito da dinamiche positive ascrivibili, in particolare, ai mezzi di trasporto, al comparto alimentare e, in parte minore, al tessile-abbigliamento. I dati sono stati resi noti, questa mattina in Camera di Commercio a Pescara, alla presenza dei presidenti del Cresa e dell’Ente camerale, Roberto Di Vincenzo e Daniele Becci, del direttore del Cresa, Fausta Emilia Clementi e del ricercatore Alberto Bazzucchi , che ha condotto lo studio. Contrazioni marcate dell’attività si rinvengono nell’elettronica e nella lavorazione dei minerali non metalliferi, il comparto chimico-farmaceutico ha fatto registrare una leggera flessione. Gli ordinativi, nel complesso, hanno mostrato un’espansione sia nella componente estera sia in quella interna. A essa si è accompagnato un aumento delle vendite e della produzione che, in analogia con i periodi precedenti, è stato più pronunciato per le imprese di maggiore dimensione (+5,5%).

Se si considerano i primi nove mesi dell’anno la produzione industriale risulta aumentata in aggregato del 5,2% rispetto al periodo corrispondente. Confermando tendenze già note sono state ancora le imprese con più di 250 addetti a trainare il sistema produttivo regionale (+9,3% rispetto ai primi tre trimestri del 2015) ma è il rafforzamento della positiva dinamica delle imprese di minori dimensioni a richiamare le maggiori attenzioni. Nel trimestre di riferimento gli ordini dall’estero rivolti alle piccole imprese sono cresciuti dell’11%, accompagnati da un aumento delle vendite e della produzione (+4,3% e +5,9% rispettivamente). Se tali tendenze verranno confermate anche nella fase finale dell’anno, il 2016 potrebbe concludersi per le piccole imprese con un risultato complessivo superiore a quello dell’anno precedente. Nel terzo trimestre 2016 l’attività produttiva delle medie imprese (50-249) ha mostrato una leggera contrazione (-0,9%) che si presenta come momento finale di un processo di progressivo rallentamento nel corso dell’anno.

Dopo un secondo trimestre negativo gli ordini dall’estero sono tornati a crescere a ritmi sostenuti (+8,7%); se le attuali tendenze saranno confermate anche nel prossimo trimestre gli ordini dall’estero potrebbero chiudere l’anno corrente sostanzialmente in linea con il 2015 o, tutt’al più, in leggera decelerazione. Viceversa, la domanda interna nella media annua si rivelerà probabilmente più contenuta rispetto al 2015 e meno diffusa settorialmente. La dinamica occupazionale resta debole – fatta eccezione per i mezzi di trasporto (+12%) – ma è significativo il suo grado di diffusione tra i settori. Dalle informazioni disponibili sembrerebbero emergere segnali incoraggianti rivelatori, se non di una vera e propria inversione di tendenza, almeno di un d’arresto della intensa tendenza declinante che perdura ormai da sette anni. Il clima d’opinione degli imprenditori ha una intonazione complessivamente positiva, seppur non estesa a tutti i settori. Al di là della conferma di alcune aspettative (positive per alimentare ed elettronica, negative per i mezzi di trasporto) tra gli imprenditori sembra prevalere una certa mutevolezza di giudizio che rende di difficile interpretazione il clima d’opinione in questa fase dell’anno.