Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, a Teramo per l’apertura ufficiale del nuovo anno accademico dell’università. Appello per il Borsacchio
La cerimonia si apre nell’aula magna Benedetto Croce con il saluto del rettore Dino Mastrocola. A seguire, dopo altri interventi, la prolusione del docente Enzo Di Salvatore, presidente del corso di laurea in Diritto dell’ambiente e dell’energia.
L’apertura dell’anno accademico 2023/2024 è la decima nella storia dell’università di Teramo che ha appena celebrato il trentennale dalla sua istituzione. La prima inaugurazione, alla quale partecipò l’allora presidente della Corte costituzionale Antonio Baldassarre, si tenne nel 1995 nell’aula consiliare del Comune di Teramo. Negli anni successivi la cerimonia ha visto la presenza di personalità illustri delle istituzioni, fra questi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel 2020.
La presenza di Pichetto Fratin in città ha spinto la presidente della conferenza per l’ambiente della Provincia di Teramo, Luciana Del Grande, a scrivere al ministro una lettera aperta corredata da un documento sulla riperimetrazione della Riserva del Borsacchio. Si tratta dell’atto che la conferenza ha elaborato in occasione del consiglio provinciale straordinario sul tema, svoltosi pochi giorni fa, e da questo acquisito «quale parte integrante della proposta volta a chiedere alla Regione Abruzzo di riesaminare la legge e di ripristinare la perimetrazione originaria», scrive la presidente Del Grande, chiedendo al ministro di condividere il documento:
«Il suo ministero è chiamato a esprimere un parere, come già fatto recentemente dall’ufficio legislativo del ministero della Cultura. Le considerazioni svolte dall’ufficio legislativo del Mic, di segno negativo rispetto all’intervento regionale, sono del tutto coincidenti con quelle espresse dalla conferenza nel documento», recita la lettera, nella quale si invita il ministro a esprimere parere favorevole all’impugnazione della legge taglia-Riserva dinanzi alla Corte costituzionale.