L’Aquila, tagli corse Tua: il no dei pendolari in presidio

Un presidio a Piazza d’Armi, a ridosso del mercato cittadino per protestare contro la scelta della Regione Abruzzo e della società del trasporto pubblico regionale Tua di sopprimere e accorpare 14 corse della tratta L’Aquila Roma.

Tagli che – denuncia il comitato dei pendolari che ha organizzato il presidio – avrà conseguenze pesanti sulla vita di tante persone costrette a viaggiare per lavorare o per studiare.
Alla protesta questa mattina hanno aderito anche consiglieri comunali e regionali, ex amministratori, associazioni e comitati. Al centro della protesta c’è la trasformazione della tratta L’Aquila-Roma in commerciale – che ha origine nel percorso di nascita della società unica avviato dalla passata legislatura D’Alfonso – e che si sta traducendo nel taglio dei servizi di trasporto pubblico. Servizi che sono, sottolineano gli organizzatori del presidio – “essenziali” in mancanza dell’alternativa ferroviaria e che dovrebbero garantire collegamenti continui con Roma e, attraverso Roma, con il resto d’Italia.

Di un numero minimo di persone che contestano le corse censite nel 2018 e 2019 con presenze medie giornaliere di meno di 5 viaggiatori, aveva parlato nei giorni scorsi il presidente di Tua Gianfranco Giuliante, scatenando la reazione del comitato dei pendolari. Per la Filt Cgil, Tua e la Regione Abruzzo devono fare un passo indietro e salvare un servizio essenziale.

Giovedì 13 alle 8,30 intanto si terrà un incontro nella sede pescarese di Tua, in via Orione, al quale parteciperanno sindacati e vertici aziendali per affrontare la vertenza occupazionale scaturita proprio dalla riorganizzazione di Tua, azienda che oggi dà lavoro a 1.600 persone: la più grande azienda pubblica regionale dopo le Asl.

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