Resistenza, l’Abruzzo merita una medaglia

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Un popolo generoso e pronto a sacrificarsi in nome della libertà: per la Associazione Nazionale Partigiani d’Italia la Resistenza della gente d’Abruzzo merita una medaglia d’oro al valor civile.

Questa mattina una delegazione Anpi guidata dal senatore Antonio Franchi è stata ricevuta dal presidente della Regione, Luciano D’Alfonso. La proposta, già approvata dalla prima commissione consiliare e dal Consiglio regionale, ricorda come l’Abruzzo, per la sua particolare posizione geografica, sia stato scenario fondamentale del II° conflitto mondiale, quando l’Italia venne divisa in due dalla linea Gustav e dalle bombe che la mettevano nel mirino. La richiesta di conferimento della medaglia d’oro è stata fortemente sostenuta dalla Fondazione Brigata Maiella. I rappresentanti dell’Anpi hanno chiesto a D’Alfonso di ricordare nelle sedi istituzionali le tante eroiche azioni di Resistenza consumatesi in Abruzzo. Un esempio per tutti, l’episodio di Bosco Martese, il 25 settembre del 1943. La località del teramano fu teatro delle gesta del leggendario “Maurizio”, alias Ferruccio Parri (comandante della Resistenza, poi divenuto presidente del Consiglio dei Ministri). Fu il primo scontro a fuoco in campo aperto tra l’esercito tedesco e circa 1.400 partigiani che misero in fuga il nemico lasciando sul terreno, dopo combattimenti lunghi e violenti, oltre 50 caduti. Il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, ha assicurato che si farà personalmente promotore di una delibera di Giunta da accludere alla documentazione che sarà inviata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per il riconoscimento della medaglia d’oro al valor civile al popolo abruzzese.