Scomparsa Milena Santirocco, mesi fa si rivolse a un esorcista

Sesto giorno di ricerche in Abruzzo di Milena Santirocco, 54enne maestra di ballo e di fitness, scomparsa nel nulla; mesi fa si rivolse a un esorcista

Da questa mattina le ricerche sono concentrate soprattutto a Casalbordino lido. Ieri il tavolo tecnico in Prefettura ha deciso di spostare la base operativa più a sud, zona che la donna ha sempre frequentato durante le sue attività sportive. Proprio da sud sono giunte un paio di segnalazioni anche all’associazione Penelope che si occupa delle persone scomparse. La stessa associazione ha fatto presente di non tenere conto del giubbetto rosso indossato da Milena, visto che era vestita in modo sportivo.

L’ultimo aggiornamento rivela che nel mese di ottobre 2023 la donna si sarebbe rivolta ad un esorcista per chiedere una benedizione per la sua palestra, che secondo lei sarebbe stata bersaglio di un maleficio.

A raccontarlo al TgR Abruzzo, alla collega Daniela Senepa, è stato l’esorcista diocesano padre Pius Chittilappilly, il quale ha detto che la donna era spaventata perché aveva trovato degli oggetti “non belli” in quattro angoli della palestra. La donna è tornata giorni dopo per un’altra benedizione, tuttavia secondo l’esorcista questi fatti non hanno nulla a che vedere con la scomparsa.

Domenica, dopo avere pranzato con i figli, Milena Santirocco è uscita in auto per fare una passeggiata a Torino di Sangro e da quel momento si sono perse le sue tracce. Le ricerche, coordinate dalla Prefettura di Chieti, vedono in campo, oltre ai Vigili del Fuoco, tutte le forze dell’ordine, unità cinofile molecolari, i sommozzatori e numerosi volontari della Protezione civile.

L’auto della Santirocco, una Renault Clio, è stata ritrovata aperta e con una gomma a terra nel parcheggio di Borgata marina di Torino di Sangro, mentre il telefono cellulare della donna – che risultava attivo fino alle 18.30 dello scorso 28 aprile – non si trova.

Mistero anche sulla cancellazione del suo profilo Facebook poco prima della scomparsa, mentre le ultime foto inviate su Whatsapp a uno dei figli mostrano fiori e i resti delle mura ciclopiche a Lago Dragoni.

Anche ieri le ricerche non hanno avuto alcun esito. Le indagini sono state estese a Casalbordino e Vasto, direzione indicata dai cani molecolari. Protezione Civile e Vigili del Fuoco sono giunti fino a un villaggio turistico a Casalbordino marina, ma senza trovare alcuna traccia, neppure di indumenti.

Da questa mattina le ricerche sono concentrate in particolare proprio a Casalbordino lido. Ieri il tavolo tecnico in Prefettura ha deciso di spostare la base operativa più a sud, zona che la donna ha sempre frequentato durante le sue attività sportive. Proprio da sud sono giunte un paio di segnalazioni anche all’associazione sulle persone scomparse ‘Penelope’: l’associazione ha fatto presente di non tenere conto del giubbetto rosso indossato da Milena, visto che era vestita in modo sportivo.

Scandagliata anche la strada ciclopedonale della Costa dei Trabocchi, con i canneti e le rocce sottostanti, e acquisiti i video delle telecamere presenti lungo il tragitto. Le indagini sono coordinate dal pm di Vasto Silvia Di Nunzio.

È proseguita anche la ricerca subacquea: i sommozzatori del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Pescara stavolta hanno passato in rassegna il tratto di mare sottostante il parcheggio di Borgata marina, spostandosi di nuovo anche nella zona del Trabocco Le Morge dove avevano operato ieri, per spingersi poi ancora più a sud fino alla foce del fiume Osento.

La motovedetta della Guardia Costiera ha di nuovo pattugliato il tratto di mare prospiciente e altre squadre e vigili del fuoco continuano a mappare il vasto territorio della riserva regionale Lecceta di Torino di Sangro, dove è stato localizzato per l’ultima volta il cellulare della donna scomparsa.

Sono giorni drammatici per i famigliari, i figli Manuel e Denis, e la sorella Sonia: i due giovani hanno distribuito i volantini lungo la costa con l’Sos lanciato dall’associazione Penelope che si occupa di persone scomparse.

Sia i figli che la sorella della donna, intervistata giorni fa dal Tg8, sono convinti che non si tratti di un allontanamento volontario, temono invece che qualcuno possa averle fatto del male.