Imu Trivelle: l’ENI paga il conto a Pineto

Imu Trivelle: l’ENI paga il conto a Pineto, dopo un contenzioso ventennale.

Il Comune di Pineto e l’ENI, dopo un contenzioso quasi ventennale, sono pervenuti ad un accordo per definire la base imponibile delle piattaforme petrolifere che rientrano nel mare territoriale di competenza del Comune. La definizione della base imponibile è avvenuta sulla base di criteri oggettivi in applicazione di indicazioni Ministeriali e della sentenza della Suprema di Corte di Cassazione che si è pronunciata lo scorso anno. L’applicazione di tali criteri ha portato alla quantificazione del tributo a titolo di ICI e IMU spettante, oltre agli interessi, per un totale di  8.152.000 euro, di cui un milione già versati nell’anno 2005, al netto delle spese legali per i sedici giudizi del contenzioso. La somma complessiva sarà versata dall’ENI in tre rate di pari importo, l’ultima delle quali entro il mese di gennaio 2018.

“Il nostro obiettivo sarà il miglioramento della qualità della vita della nostra città, così come avevamo promesso nel nostro programma elettorale – ha commentato il sindaco Robert Verrocchio – In particolare, ci concentreremo sulla mitigazione del rischio idrogeologico, sulla sicurezza stradale urbana ed extraurbana e delle nostre scuole, ma anche sul sostegno alle politiche sociali e alle persone in difficoltà. Ovviamente investiremo anche nella nostra grande ricchezza che è il nostro patrimonio arboreo, e ci concentreremo sulla miglioramento della sicurezza e della videosorveglianza, nonché sull’efficientamento delle strutture sportive. Aiuteremo anche la nascita di nuove attività, e rafforzeremo le politiche di valorizzazione del nostro turismo e del borgo antico di Mutignano. Tra le nostre priorità ci sarà anche il decoro urbano, perchè la bellezza di un luogo è il suo primo biglietto da visita”, ha aggiunto il sindaco nel corso della conferenza stampa che si è svolta presso la Sala Corneli di Villa Filiani, affiancato dai componenti dell’Amministrazione, dagli uffici comunali che hanno seguito il contenzioso e dall’avvocato Ferdinando D’Amario. Presente anche Giorgio Parisse, sindaco la cui Amministrazione diede il via agli accertamenti tributari.

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