Carnevale d’Abruzzo, maschere piemontesi a Francavilla

Parte all’insegna del gemellaggio con “colleghi” importanti il Carnevale d’Abruzzo: le maschere piemontesi a Francavilla. Buscaja e Bella Antilia sfilano con Re Patanello.

Il Carnevale di Francavilla, il più antico della regione, è nato nei primi anni del dopoguerra. I carri vengono realizzati dai maestri cartapestai del luogo. Si parte con la realizzazione dei modelli in argilla, poi si prosegue con cartapesta e vetroresina. I carri vengono realizzati con grande sapienza, l’abilità dei mastri cartapestai modella i protagonisti dei carri, spesso ispirati dalla scena politica e dall’attualità. Lo spirito generale è satirico, i ritratti sono caricature dei personaggi saliti alla ribalta dei media nel corso dell’anno. Alla sfilata partecipano anche gruppi folcloristici, bande musicali e tanti cittadini, soprattutto bambini mascherati. La maschera simbolo del Carnevale d’Abruzzo è Patanello, che secondo la leggenda sarebbe il ciabattino “zì patané” vissuto a Francavilla tra la fine dell’800 e i primi del ‘900, personaggio stravagante e goliardico. Re Patanello, monarca del Carnevale, apre tutte le sfilate in programma, seguito dagli altri carri e dai diversi gruppi mascherati. Le sfilate dei carri allegorici della 62° edizione del Carnevale d’Abruzzo si tengono a Francavilla al mare il 19, 26 e 28 febbraio 2017, con inizio alle ore 15.
Le maschere piemontesi Buscaja e Bella Antilia ogni anno percorrono un tour in giro per l’Italia. Quest’anno Buscaja, tra i cofondatori del Centro Coordinamento Nazionale Maschere Italiane, con sede a Parma, ha scelto il Carnevale d’Abruzzo per incontrare la maschera più rappresentativa dell’Abruzzo. Le maschere piemontesi Buscaja e Bella Antilia sfileranno con Re Patanello il 18 e 19 febbraio. Questa, in sintesi, la storia di Busca:

“Vi era un tempo assai lontano un florido villaggio chiamato Antilia. Nel X° Secolo venne distrutto e incendiato dai Saraceni, dal rogo non rimasero che poche busche bruciate (ramoscelli di legno), praticamente una buscaja. Fu così che il nuovo villaggio venne chiamato Busca, oggi Comune di 10.000 abitanti in Provincia di Cuneo”.