Chieti: “Mò vi mento – Lira di Achille”, presentato il libro di Gagliardi

Tratto dall’omonimo film, “Mò vi mento – Lira di Achille” è il libro scritto da Francesco Gagliardi e presentato questa mattina a Chieti.

Nella sala consiliare della Provincia di Chieti in corso Marrucino, Francesco Gagliardi, autore e coregista del film che sarà al cinema dal 16 maggio, partecipa all’incontro moderato da Francesco Carrassi, direttore de “La Nazione” e “Il Telegrafo”. In sala presente anche Stefania Capobianco, coregista del film con lo stesso Gagliardi.

Alcuni passi del libro, edito da Armando Curcio, saranno letti da Pasquale Andreottola.

“Mò vi mento – Lira di Achille” è una commedia italiana con Enrica Guidi, Giovanni Scifoni, Daniele Monterosi, Benedetta Valanzano e Tony Sperandeo. La pellicola, distribuita da Europictures e vincitrice del trofeo di categoria per il miglior film nella sezione ufficiale lungometraggi al 72° festival internazionale del cinema di Salerno, sarà nelle sale cinematografiche da giovedì 16 maggio. A firmare la regia sono Francesco Gagliardi e Stefania Capobianco, che danno vita a una commedia farsesca che è una triplice caccia ai soldi, al potere e all’amore.

“Come si esce dalla recessione? Se si è dei governanti, con ricette che ammazzano il contribuente; se si è il contribuente, ammazzando qualcuno più ricco di te per ereditare. Troppo crudele? Andatelo a spiegare al politico Achille Alfresco, un politico che aspira a essere il prossimo Presidente del Consiglio. Già il nome del suo partito è tutto un programma: “Mò Vi Mento”, appunto per la coerenza; “Lira di Achille”, senza apostrofo, per uscire dall’euro e far tornare la lira in Italia. Achille sta tentando di sposare la ricca Elena Guarracino, erede di una multinazionale di profilattici, ma Elena è ancora innamorata dell’ingenuo e colto Massimo Della Bozza che, come suggerisce il nome, è un aspirante scrittore costretto però nella vita reale ad essere portaborse a nero del meschino Achille che, pur di tenerselo stretto, gli promette un roseo futuro come prossimo Ministro della Cultura.

A ingarbugliare gli intrecci di questo triangolo amoroso, altri bizzarri personaggi, come Lucia, cieca come una talpa, il poco promettente killer Carlo Spampanato, un imbranato che non sa ammazzare neanche il tempo, la sfacciata Giuliana, tutta lifting, Cinzia, giovane e bella ma ignorante come una mattonella o ancora la famiglia Quagliano che orgogliosa veste il tricolore.

E poi ancora tanti e tanti cinesi che conoscono il Vesuvio meglio della segretaria di Elena, Asia, che considera i centri commerciali più interessanti. Ed è proprio dalla Cina che giunge con furore un’agguerrita delegazione asiatica pronta a mandare tutti sul lastrico perché l’unico mini-preservativo fallato uscito dall’azienda di Elena è andato a finire a Shanghai, causando una gravidanza non desiderata alla segretaria del Sindaco.”

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