L’Aquila, “Gran Sasso videogame”: il primo gioco ambientato nei Laboratori

Ecco il “Gran Sasso videogame” il primo videogioco ambientato nei veri laboratori sotterranei di fisica il primo videogioco ambientato nei veri laboratori sotterranei di fisica del Gran Sasso.

Selezionato tra i 100 progetti del premio Pubblica Amministrazione sostenibile e giudicato il migliore nella categoria capitale umano ed educazione, “Gran Sasso Videogame” è il primo videogioco ambientato nei veri laboratori sotterranei di fisica delle astroparticelle più grandi del mondo: i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, dove si realizzano ricerche di punta in fisica.

Frutto di un progetto del progetto Pila, Physics in ludic adventure, finanziato dal ministero dell’Istruzione con 125mila euro e sviluppato da uno studio bolognese, il suo utilizzo in classe permette di trattare alcuni dei temi di punta della fisica contemporanea, infatti gli esperimenti del gioco ricalcano alcuni dei progetti su cui realmente si stanno confrontando i ricercatori dei Laboratori del Gran Sasso: attraverso il videogioco si scoprono le finalità dei test, la teoria e le sfide tecnologiche che comportano gli esperimenti. Ma come funziona il “Gran Sasso videogame”? Imparando le nozioni scientifiche attraverso un viaggio virtuale nei Laboratori nazionali di Fisica fedelmente riprodotti. Protagonista dell’avventura scientifica è l’alieno Zot, catapulato sulla Terra. Il simpatico alieno deve scoprire dove si trovi il metro cubo più freddo dell’Universo, cos’è e a cosa serve un “cristallo ultrapuro”, o cosa ci faccia in un laboratorio di fisica il piombo romano, un metallo di oltre 2mila anni fa recuperato da un relitto affondato vicino alle coste sarde.

Esperienze davvero possibili nei laboratori del Gran Sasso, voluti dal fisico Antonio Zichichi e realizzati alla fine degli Anni Ottanta. Il “Gran Sasso Videogame” – accessibile gratuitamente – ha lo scopo di avvicinare gli studenti alle frontiere della fisica e alle possibilità offerte dalle carriere scientifiche, rivolto infatti ai ragazzi tra i 14 e i 19 anni, ma anche ai loro docenti. Il progetto nasce dalla collaborazione tra i Laboratori, l’agenzia di comunicazione scientifica Formicablu, la casa di produzione IV Productions e ha il supporto dell’Istituto Nazionale di documentazione e innovazione e ricerca educativa). Un gioco multipiattaforma a cui si può accedere con computer, tablet o smartphone.

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