Coronavirus Abruzzo: Fase 2, tavolo regionale su spiagge libere

Incontro stamani a Pescara tra gli Assessori regionali Febbo e Campitelli con i sindaci dei comuni della costa abruzzese per un confronto sulla nuova Ordinanza, la numero 62, sottoscritta dal Presidente Marsilio per allineare i protocolli regionali alle linee guida emanate dal Governo il 17 maggio scorso e condivise con le Regioni nell’ultima riunione con il Presidente del Consiglio dei Ministri.

Secondo i sindaci il ritorno alla attività balneari prevede misure stringenti, tali da pregiudicare la riapertura delle spiagge libere. In particolare sono stati oggetto di critiche il distanziamento sociale e i metri quadri a disposizione per ogni cittadino che si recherà in spiaggia durante l’estate. Le misure, secondo i primi cittadini, potrebbero creare dei forti problemi anche sul fronte del controllo e della sicurezza. Nell’incontro sono state affrontate alcune  modifiche che potrebbero essere già portate in consiglio regionale.

Presenti al tavolo tecnico gli assessori regionali al Turismo ed all’Ambiente rispettivamente Mauro Febbo e Nicola Campitelli, il Presidente regionale dell’ANPI, Gianguido D’Alberto e decine di sindaci dei comuni della costa abruzzese. Tra gli aspetti inseriti nell’ordinanza n.62 c’è anche quello relativo alla riapertura e gestione delle spiagge libere e la ripresa dell’attività balneare. Per questa misura la Regione ha previsto anche uno stanziamento economico di tre milioni di euro che potrebbe arrivare a quattro milioni se le disponibilità economiche lo consentiranno. Nel corso del tavolo tecnico sono stati esaminati diversi aspetti per la gestione delle spiagge libere. Tra i quali il rispetto delle misure di sicurezza compreso il distanziamento sociale. Quest’ultimo punto ha sollevato più di una perplessità trai primi cittadini. I due esponenti regionali si sono detti aperti ad accogliere eventuali migliorie.  Antonio Luciani, Sindaco di Francavilla al Mare, ha definito l’ordinanza uno strumento che scarica sui comuni le responsabilità della gestione delle spiagge libere. Subito dopo la riunione i Sindaci hanno stilato un documento per migliorare i punti inseriti nel provvedimento regionale. Dal primo di giugno riapriranno anche gli stabilimenti balneari. In queste ore fervono i preparativi per posizionare gli ombrelloni secondo le distanze previste nelle ordinanze. Claudio Mille, operatore balneare di Montesilvano e Portavoce regionale della CNA Balneari, ha espresso preoccupazioni per l’assenza dei turisti stranieri. Per l’accesso alle spiagge, ha sottolineato Mille, potranno essere definite “turnazioni orarie, mediante la prenotazione degli spazi anche attraverso l’utilizzo di piattaforme on line. Al fine di favorire la prenotazione stessa può, altresì, essere valutata la possibilità di prenotare contestualmente anche il parcheggio, prevedendo, ove possibile, tariffe agevolate”.

Per l’utilizzo delle spiagge libere i Comuni devono garantire “l’adozione di misure di mitigazione del rischio analoghe a quelle previste per gli operatori degli stabilimenti”. La regolamentazione di tali spiagge potrà essere garantita anche attraverso idonee convenzioni con soggetti pubblici e privati da attivare a cura del Comune territorialmente competente.

I Comuni potranno emettere ordinanze di divieto di accesso alle spiagge nelle ore notturne (dalle ore 00.00 alle ore 06.00), per ragioni di sicurezza e pubblica incolumità, limitatamente alle aree in concessione demaniale, al fine di non vanificare le attività di sanificazione adottate in base al protocollo di sicurezza.

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