Sulmona: cucciolo di daino trova rifugio nel supercarcere

Un insolito ospite nei pressi del supercarcere di Sulmona, in particolare nel giardino dell’alloggio riservato al direttore del penitenziario, un cucciolo di daino leggermente ferito ad una zampa.

Nella giornata di ieri il piccolo animale é stato visto prima girovagare nel parcheggio e poi dopo una breve ricognizione trovare riparo nel giardino dell’alloggio solitamente riservato al direttore del penitenziario, in quello stesso alloggio dove, tra l’altro, nell’aprile del 2003, si tolse la vita l’allora direttrice Armida Misere. Il cucciolo di daino, leggermente ferito ad una zampa, si é accucciato tra l’erba del giardino ed é stato subito accolto e preso in cura dal personale della Polizia Penitenziaria che, in attesa dell’arrivo dei carabinieri forestali, lo hanno coccolato e rifocillato:

 “Al carcere di Piazzale Vittime del Dovere- ci riferisce Mauro Nardella segretario confederale di Uil Adriatica Gran Sasso e segretario regionale di Uil Pa Polizia Penitenziaria –  è capitato spesso di incontrare volpi, lupi, cinghiali, ricci, tassi, etc segno evidente del fatto che sanno benissimo di passare indisturbati per via del divieto assoluto(quanto ovvio) di caccia che vige nell’area occupata dal carcere e dei suoi dintorni. Il carcere offre loro riparo ed in cambio il personale operante nella struttura riceve infusi stimolanti di benessere. Questo, ad esempio, è capitato anche stamattina dove l’insolito sorriso stampato sul viso di diversi colleghi e che mal si concilia con i tanti e quotidiani problemi caratterizzanti la loro professione, faceva presagire un qualcosa di insolito. Il dilemma è stato presto sciolto dal recepimento della notizia inerente la presenza di un cerbiatto nel parcheggio riservato al personale. Notizia che ha messo tutti di buon umore facendo così affrontare col sorriso quella che doveva essere una classica ed aberrante giornata lavorativa. Se non è Pet terapy questa!”

In mattinata, gli uomini dei comando Carabinieri Forestali di Popoli Lo porteranno presso il rifugio di Impianezza  dove verrà sottoposto alle cure del caso, riabilitato e se sarà possibile rispedito nel bosco o quel che è rimasto di esso dopo l’incendio di questa estate.