Pescara: Università e Marineria insieme per pulire il mare

Una filiera virtuosa che parte dalla marineria pescarese e giunge all’Università “G.d’Annunzio” per dare un forte contributo alla battaglia contro la plastica in mare.

L’idea, quasi casuale, da una semplice chiacchierata tra il Magnifico Rettore Sergio Caputi e il presidente dell’Associazione Armatori Francesco Scordella. Da una parte una flotta di 40 barche che già da tempo si prende cura del mare, rimuovendo rifiuti di ogni tipo, dall’altra la possibilità di raccogliere ed analizzare questo materiale per fornire importante conoscenza e attivare anche meccanismi di riciclo e riutilizzo tramite appositi progetti. L’iniziativa pilota sarà interamente finanziata dall’Università e vedrà partire una fase sperimentale già dal mese di luglio:

“Molto ancora c’è da scoprire sugli effetti devastanti per l’ecosistema marino, provocati dai rifiuti – spiega il Rettore Caputi – e credo che il mondo accademico abbia il dovere di dare il suo contributo. Regione e Ministero dell’Ambiente hanno già accolto positivamente questa iniziativa e sono convinto che anche dall’Europa potrebbero giungere importanti risorse, ma siccome non c’è tempo da perdere il Cda dell’Ateneo ha già dato l’ok per l’utilizzo diretto di circa 60 mila euro per far partire il progetto.”

“ragionavamo con il mio amico Caputi tempo fa proprio di questo aspetto – ci racconta Francesco Scordella presidente Associazione Armatori Pescara – e da qui l’idea che intanto ci consente di fare un lavoro ancora più organico, spesso non sappiamo nemmeno dove e come smaltire i tanti rifiuti che quotidianamente raccogliamo in mare, grazie a questa iniziativa possiamo, invece, creare un circolo virtuoso per poi espanderlo ad altre marinerie dell’Adriatico e non solo.”

https://www.youtube.com/watch?v=lGUP9KmsXUY