Chieti: tagli al sociale, sindacati e M5S chiedono risposte al Comune

I sindacati e il M5S chiedono risposte al Comune di Chieti in seguito alle polemiche nate alla riapertura dell’anno scolastico per l’assenza del servizio per coloro che fruiscono della legge 104, per forme di disabilità meno gravi.

Troppi muri insormontabili per gli alunni diversamente abili delle scuole di Chieti ma sindacati e genitori non si arrendono e, all’indomani dell’assemblea  svoltasi nel Centro ragazzi 2000 di piazza San Pio X, tornano a chiedere di ripristinare l’assistenza agli alunni, ridare serenità alle famiglie ed evitare riduzioni orarie alle lavoratrici di Chieti solidale.

 Giuseppe Rucci, segretario provinciale della Cgil-fp,  spiega che “il Comune è in ritardo: se le scuole avessero saputo in tempo del mancato finanziamento avrebbero potuto rimediare visto che il diritto allo studio va universalmente garantito: c’è stato un corto circuito tempora. Al danno anche la beffa: con la cancellazione dell’assistenza alle dipendenti della società partecipata comunale che eroga il servizio è stato ridotto l’orario con una decurtazione di stipendio”.

Si tratta di una manovra che, secondo la ricostruzione del Movimento 5 Stelle, è stata fatta per nascondere la “crisi economica e finanziaria” di Chieti solidale e intanto ” nel bilancio ci sono meno
270mila euro per il sociale nel 2019 e, nel 2020, il taglio dovrebbe arrivare a meno 540mila euro”.

Il consigliere comunale pentastellato Ottavio Argenio, insieme alla collega del Movimento Manuela D’Arcangelo, spiega che “Non è accettabile che si taglino servizi a persone di categorie più deboli e non si riesca a trovare soluzioni per dare risposte a famiglie che affrontano ogni giorno problemi senza poter contare sul sostegno di chi , invece, dovrebbe garantire pari opportunità a tutti i cittadini e a maggior ragione ai bambini”.

L’assessore comunale Carla Di Biase replica che “I fondi per l’assistenza scolastica sono gli stessi dell’anno scorso” ed ha chiesto ai presidi di stilare un elenco di priorità e, sulla base, delle richieste dovrebbe essere garantita l’assistenza.

L’assessore Di Biase aggiunge: “Vogliamo stabilire un metodo per gli anni futuri e l’assistenza scolastica sarà concessa soltanto agli alunni che ne hanno davvero bisogno perché i casi di disabilità non sono tutti uguali.  Per quanto riguarda i tempi per la risoluzione del problema dipende da quanto ci metteranno le scuole ad individuare le priorità”.

Il Servizio del Tg8:

https://www.youtube.com/watch?v=46XgdWOLHu8