Caldo in Abruzzo: Simeone ”attenti agli hot shock”

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A causa del caldo anche in Abruzzo, soprattutto gli anziani, spiega il  direttore della UOC  di geriatria dell’ospedale di Pescara Emilio Simeone, devono stare attenti ai colpi di calore, i cosiddetti “ hot shock”.

Afa e temperature elevate mettono in pericolo soprattutto gli anziani con patologie cardiovascolari e diabete. In Abruzzo il caldo sta creando non pochi disagi alla popolazione. In Italia sono oltre 12 milioni le persone con più di 65 anni  e le temperature hot aumentano i rischi per la salute. A dare alcuni consigli al microfono del tg8 è il direttore dell’U.O.C.  di geriatria dell’ospedale di Pescara , il dottor Emilio Simeone, il quale spiega che  nel periodo estivo aumentano gli accessi al Pronto Soccorso e anche i ricoveri, anche se al momento la situazione è sotto controllo. Attenzione, però, afferma lo specialista “ ai colpi di calore i cosiddetti “ hot shock”.

Atri consigli utili sono :

1) Evitare di uscire di casa nelle ore più calde della giornata (dalle 12:00 alle 17:00).

2) Usare i condizionatori, ma con moderazione. Danno una sensazione di benessere, ma uno sbalzo di temperatura eccessivo (superiore ai cinque o sei gradi) può provocare danni, in particolare a chi soffre di bronchite cronica.

3) Evitare esercizi fisici non necessari, all’aperto o in luoghi non condizionati, ed evitare l’esposizione inutile al sole diretto.

4) In caso di cefalea provocata da un colpo di sole o di calore, fare subito impacchi con acqua fresca, per abbassare le temperatura corporea e se necessario contattare il medico.

5) Bere molti liquidi (almeno 1,5 litri al giorno, di più se si svolge attività fisica); si consiglia di bere anche se non se ne sente il bisogno, perché vanno reintegrate le perdite quotidiane di minerali (soprattutto potassio, sodio e magnesio) e liquidi. Evitare le bevande gasate, zuccherate e troppo fredde; queste ultime contrastano con la temperatura corporea e potrebbero provocare l’insorgenza di congestioni gravi; evitare bevande alcoliche e caffè che, aumentando la sudorazione e la sensazione di calore, contribuiscono alla disidratazione. Non aver timore di sudare.

6) Fare pasti leggeri. Meglio mangiare poco più volte al giorno; preferire alimenti come pasta, frutta e verdura alla carne e ai fritti: in estate c’è bisogno di meno calorie. Non assumere integratori salini senza consultare il proprio medico.

7) Indossare indumenti chiari, non aderenti, di cotone o lino, perché le fibre sintetiche impediscono la traspirazione, oltre a provocare irritazioni di tipo allergico, fastidiosi pruriti e arrossamenti.

8) Chi soffre di diabete deve esporsi al sole con molta cautela, per evitare il peggioramento della dermatite diabetica o ustioni serie a causa della minore sensibilità dei recettori al dolore.

9) Ricordarsi che il caldo può potenziare l’effetto di molti farmaci utilizzati per la cura dell’ipertensione arteriosa e di molte malattie cardiovascolari. Durante la stagione calda è opportuno, quindi, effettuare un controllo più assiduo della pressione arteriosa e richiedere il parere del medico curante per eventuali aggiustamenti della terapia (per dosaggio e tipologia di farmaci).

10) I pazienti ipertesi e cardiopatici sono particolarmente suscettibili agli effetti negativi del caldo e possono manifestare episodi di ipotensione arteriosa (diminuzione della pressione arteriosa) nel passare dalla posizione sdraiata alla posizione eretta. E’ consigliabile, pertanto, evitare il brusco passaggio dalla posizione orizzontale a quella verticale, che potrebbe causare anche perdita di coscienza. Se bisogna alzarsi dal letto, soprattutto nelle ore notturne, è necessario non farlo bruscamente, ma fermarsi in posizioni intermedie (esempio: seduti al bordo del letto per alcuni minuti) prima di alzarsi in piedi.

IL SERVIZIO DEL TG8: