Sevel: pipì negata, nessuna punizione e scuse all’operaio

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Una “raccomandazione a usare maggiore umanità” la reazione della direzione Sevel al caso della pipì negata per un lavoratore, al quale sono state presentate le scuse.

Si chiude con una comunicazione formale ai “Team Leader”, ma senza provvedimenti disciplinari, la fase di accertamento interno decisa dai vertici Sevel alla luce della non edificante vicenda dell’operaio costretto a farsela addosso vistasi negata l’autorizzazione ad andare in bagno. “Il rispetto della persona deve avere la priorità”, ha sottolineato nella circolare la direzione aziendale, che ha stigmatizzato l’episodio e allo stesso tempo chiesto scusa all’operaio coinvolto nella vicenda che ha avuto un’eco non gradita sui media. In ogni caso va sottolineato, al di là dei mancati provvedimenti disciplinari, che i vertici Sevel hanno ritenuto particolarmente grave l’episodio ed hanno preso parte ai massimi livelli, con il direttore dello stabilimento Angelo Coppola, al consiglio straordinario delle RSA convocato per discutere sulla vicenda. Tra i sindacati solo l’USB, che denunciò l’episodio, non ha condiviso l’esito della riunione ed ha confermato di voler comunque adire le vie legali nei confronti dei dirigenti coinvolti.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.