Mare inquinato, ombrellone non pagato?

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Mare inquinato, ombrellone non pagato? L’associazione Terra Nostra di Pescara invita i bagnanti danneggiati dall’inquinamento del mare a non pagare l’affitto dell’ombrellone.

Il mare di Pescara è sugli scudi da giorni, ma quella dell’associazione Terra Nostra sembra una trovata piuttosto singolare per risarcire i cittadini che hanno subito gli effetti dell’inquinamento.  Terra Nostra suggerisce un’insolita reazione civile (o incivile, dipende dai punti di vista), invitando gli utenti bagnanti che abbiano sottoscritto “regolare contratto di servizio di ombreggio” a disertare la cassa degli stabilimenti balneari. Per discutere sulla fattibilità dell’opzione e illustrane le modalità attuative, Terra Nostra ha organizzato un incontro pubblico per domenica 30 agosto, alle 10.00, presso lo stabilimento Apollo.  La tesi è che, per la  vicenda del mare inquinato, l’affitto per i servizi di spiaggia possa non essere pagato. Chi avesse già pagato l’intero ammontare stagionale potrebbe essere risarcito in base ad una sentenza della Corte di Cassazione del 2010. L’associazione ritiene che i danni da inquinamento non siano stati subìti solo dai balneatori, ma soprattutto dagli utenti. Nella convocazione dell’incontro diffusa da Gianluca Monaco, segretario dell’associazione Terra Nostra, si precisa che le vittime sarebbero infatti

“Non solo i balneatori e coloro che hanno subito danni fisici, ma anche chi non hanno potuto godere delle acque marine quale fine che induce all’affitto di ombrelloni e sdraio”.

Quindi, ricapitolando, l’associazione invita i bagnanti a non pagare la stagione ai balneatori, che a loro volta dovrebbero fare causa al Comune, all’Arta, all’Aca o a chi per loro  per recuperare il mancato introito dei canoni. L’idea, per quanto poggiata su basi giuridiche, più che un risarcimento sembra una doppia batosta piovuta sulla testa di chi – già in difficoltà per gli effetti dell’inquinamento sul turismo – verrebbe chiamato ad intentare cause agli enti responsabili anche per conto terzi. Se non contenesse una parolaccia poco elegante, si potrebbe commentare citando quel famoso proverbio: “Cor… e mazziati”.