Pallacanestro serie B: Roseto, arriva l’ala-pivot senegalese Seck

La Pallacanestro Roseto ha definito l’ingaggio per la stagione 22/23 dell’ala pivot classe 2001 di 203 cm, Magaye Seck, proveniente dall’A2 dove ha giocato con Piacenza.

Nato in Senegal, Magaye si affaccia al mondo della pallacanestro all’età di 12 anni, e grazie ad alcuni contatti arriva in Italia all’età di 15 al Petrarca Padova, per poi crescere nel settore giovanile di Bassano, con cui è stato vicecampione d’Italia Under 16 alle Finali Nazionali 2017 a Vasto. Dopo l’esordio tra i senior in Serie C Gold con Padova, viene notato da Tortona dove fa i suo esordio in A2 giocando complessivamente 8 partite.

Nella stagione 20/21 approda a Bergamo, sempre in serie A2, dove gioca complessivamente tra Supercoppa e campionato 44 partite con un minutaggio che si attesta sugli 11’ di media. L’anno dopo, nella stagione stagione 21/22, dopo che il suo nome era stato accostato più volte a Roseto, si trasferisce a Piacenza, sempre in A2, dove gioca 27 partite con un utilizzo medio che scende al di sotto della doppia cifra (poco più di 8’ a partita) ma stabilisce il suo high nella seconda categoria nazionale il 16 gennaio e non in una partita banale, vale a dire nel derby vinto per 89-71 in cui gioca 15’ segnando 13 punti con 5/5 da 2 e 3/4 dalla lunetta.

Queste le sue prime parole da neo-biancazzurro: “Roseto è una piazza prestigiosa e sono orgoglioso di farne parte. Darò il massimo per raggiungere insieme a tutti voi gli obiettivi della società, per veder gioire i tanti tifosi che sostengono questo club. Spero di conoscere al più presto lo staff e i miei nuovi compagni di squadra e di iniziare la nuova stagione. Forza Roseto.”

Coach Quaglia descrive così l’arrivo in canotta biancazzurra di Magaye: “Maga è un ragazzo che seguiamo da oltre un anno e siccome è un uomo di parola ha deciso di sposare il nostro progetto dopo averlo, come già detto, corteggiato a lungo. Un atleta ancora molto giovane ma con tanti margini di miglioramento, siamo sicuri delle sue qualità tecniche e soprattutto umane: è un giocatore che in campo mette tanta energia, fa tanto lavoro sporco e dentro l’area può e dev’essere un fattore determinante. Contiamo molto in lui, sarà fondamentale nel nostro scacchiere e sì abbinerà benissimo con la nostra batteria lunghi.”

 

 

Giammarco Giardini: