L’Abruzzo celebra con orgoglio l’impresa dell’atleta teramana Gaia Sabbatini: al meeting di Budapest è scesa sotto i 4′ nei 1500 metri
Con il tempo di 3:59.49 nei 1500 metri, la mezzofondista teramana è diventata la quinta italiana di sempre a infrangere il muro dei quattro minuti, un traguardo che consacra tra le grandi del mezzofondo nazionale.
«Super contenta di questo risultato – ha dichiarato ieri Gaia Sabbatini – e sapevo di valerlo, perché mi sentivo molto bene in una stagione in crescendo e avevo buone sensazioni, però poi va fatto. Quando ho visto il crono, sono scoppiata in un urlo liberatorio di felicità. Per me Budapest nel 2023 è stata un incubo, in semifinale ai Mondiali stavo viaggiando forte ma mi sono fermata. Tornare qui e correre il mio primo ‘sub 4’, in questo stadio che mi ha fatto stare tanto male, è per me una grande rivincita. Prima della partenza la vedevo come un’occasione per togliermi quel ricordo negativo, sono riuscita a contrastare l’emotività e questo mi rende ancora più orgogliosa del mio percorso, anche dopo l’infortunio della scorsa stagione che comunque non è da dimenticare perché tutto insegna qualcosa».
Nelle liste italiane di sempre è alle spalle di Sintayehu Vissa (3:58.11), Nadia Battocletti (3:58.15), Gabriella Dorio (3:58.65) e Marta Zenoni (3:59.16).
Le parole del presidente del Coni Antonello Passacantando:
«Quella di Gaia è una prestazione che va oltre il dato cronometrico: è il simbolo di una rinascita, di una determinazione incrollabile e di un talento che continua a brillare. Il suo ritorno ad altissimi livelli, dopo un periodo difficile segnato da un infortunio e da sacrifici, è motivo di ispirazione per tutto il movimento sportivo abruzzese. Gaia ha dimostrato che con il lavoro, la passione e la resilienza si possono superare anche le sfide più dure. Il CONI Abruzzo è fiero di accompagnarla in questo percorso e di poterla considerare un esempio per le giovani generazioni».
Quello di Gaia Sabbatini è un risultato che non solo le garantisce lo standard per i prossimi Mondiali di Tokyo, ma la proietta tra le protagoniste della stagione internazionale.