Calcio Scommesse: indagini anche su Pistoiese L’Aquila

Quattro partite nel mirino, tra queste Pistoiese L’Aquila finita 3-1  il 21 aprile scorso

Si arricchisce dunque di nuovi elementi, e probabilmente di clamorosi colpi di scena, l’inchiesta sul Calcio scommesse. Il Procuratore Federale, Stefano Palazzi, mette sotto la lente d’ingrandimento altre gare “viziate” e presenta il conto alle società coinvolte.
Le gare sospettate di irregolarità sarebbero:
Pistoiese – L’Aquila, Salernitana – Barletta, Vigor Lamezia – Casretana ed infine Martina – Paganese, tutte del campionato di Lega Pro, Gironi B e C dello scorso campionato.
Intanto la Polizia di Stato di Catanzaro sta eseguendo alcuni decreti di perquisizione, con contestuali avvisi di garanzia, a carico di 9 persone, tra cui calciatori e dirigenti di società sportive. I provvedimenti rientrano nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Dda di Catanzaro denominata “Dirty Soccer” contro due organizzazioni accusate di alterare i risultati di partite di calcio, (4 in questo caso) di Lega Pro e Lega Dilettanti.  Alcune delle persone indagate in questo nuovo filone dell’inchiesta avevano già ricevuto avvisi di garanzia nello scorso mese di maggio. Ai nuovi soggetti sottoposti ad indagine è stata contestata la frode in competizioni sportive aggravata dall’essere oggetto di concorsi pronostici e scommesse. L’alterazione del risultato delle partite, infatti, aveva come fine l’illecito guadagno conseguente alle scommesse effettuate. Si aggraverebbe, dunque,  la posizione dell’Aquila Calcio. La Società Rossoblù sarebbe chiamata a rispondere di 22 capi di accusa, di cui 20 per responsabilità oggettiva e 2 per responsabilità presunta. Gli episodi farebbero riferimento al primo filone d’indagine. Pesante la posizione dll’’Aquila che oltretutto fa registrare il curioso primato di contestazioni: 22, ben 20 per responsabilità oggettiva (le altre per presunta). L’altro filone calabrese è più snello ma non meno eclatante: Palazzi contesta non solo al Teramo, come si prevedeva, ma anche al Savona la responsabilità diretta. E nell’inchiesta compaiono, nuovamente, il Club Rossoblù ed il  Barletta.
Su Pistoiese-L’Aquila si sarebbe accertato che Di Nicola, direttore sportivo de L’Aquila, gia’ indagato per altre combine, ha sfruttato la sua fitta rete di conoscenze per alterare il risultato della partita in favore della sua squadra. Il ds aquilano avrebbe proposto al calciatore della Pistoiese, Romeo, attraverso l’intermediazione di Ascari e Matteini, procuratori e agenti Fifa, gia’ indagati, di combinare la partita appunto in favore de L’Aquila dietro promessa di un ingaggio, per la prossima stagione, nella compagine abruzzese, allo stesso Romeo.Paradossalmente Di Nicola, mentre stava organizzando la combine per come sopra esposta, ha ricevuto la proposta da Cianciolo (direttore sportivo del Poggibonsi), di alterare la partita facendo in modo che, invece, fosse la Pistoiese a uscire vittoriosa, con l’offerta a Di Nicola di 25.000 euro che il ds aquilano rilanciava a 50.000.

Gli avvisi di garanzia e le perquisizioni domiciliari sono stati emessi dalla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro a carico di Giuseppe Perpignano, presidente del Barletta all’epoca dei fatti; Felice Bellini, dirigente sportivo; Claudio Arpaia, ex presidente della Vigor Lamezia; Cosimo D’Eboli, direttore generale della Paganese all’epoca dei fatti; Adriano Favia, ex vicepresidente del Martina; Eugenio Ascari, procuratore di calciatori; Davide Matteini, calciatore San Paolo Padova all’epoca dei fatti; Alessandro Romeo, calciatore della Pistoiese all’epoca dei fatti; Giuseppe Cianciolo, direttore sportivo del Poggibonsi all’epoca dei fatti

 

Fabio Lussoso: