Tensione altissima a Chieti. E’ scontro aperto tra giocatori e società sulla questione degli stipendi. Nel pomeriggio la squadra ha diffuso un durissimo comunicato per denunciare le promesse non mantenute.
Domenica scorso nel dopo gara il presidente Gianni Di Labio, pur ammettendo ritardi nel pagamento delle mensilità, aveva assicurato che mercoledì, cioè ieri, avrebbe saldato il dovuto. Cosa che evidentemente non è avvenuta. Il gruppo squadra denuncia di aver ricevuto una sola mensilità dall’inizio del campionato e che attende ancora il pagamento per il lavoro effettuato nel mese di settembre.
Di seguito riportiamo la nota diffusa dai giocatori:
“Con il presente comunicato, i calciatori tesserati per il Chieti, intendono rappresentare quanto segue. Non saremmo mai voluti arrivare a questo punto ma noi calciatori sentiamo la necessità di condividere con tutti i tifosi e con la città la realtà che stiamo vivendo e sconfessare chi, in maniera più o meno velata, sta tentando in mettere in discussione il nostro impegno e la nostra abnegazione“.
“Da fine luglio ad oggi, la società – si legge – ha saldato una sola mensilità a nostro carico delle dieci stabilite e l’assenza dei pagamenti, e nessuna reale certezza sul versamento degli stessi, ci sta ponendo in una situazione estremamente difficile essendo venute a mancare le risorse economiche necessarie al proprio mantenimento ed in alcuni casi delle proprie famiglie“.
Difatti, da tempo siamo in attesa del pagamento della mensilità di settembre che nonostante le promesse non è ancora arrivato e questa condizione sta creando inevitabili disagi. Per queste ragioni chiediamo al Presidente di mantenere almeno questa promessa e lasciar andar via quei ragazzi che per vari motivi non riescono ad andare avanti in queste condizioni e quindi consentire loro di riprendere una vita normale.
Resta inteso che, tutti noi, continueremo, come abbiamo fatto dal primo giorno di allenamento, a lavorare con impegno, serietà e rispetto per la maglia che indossiamo, consapevoli del valore che rappresenta per la città di Chieti e per tutti i tifosi che ci sostengono“. “In conclusione – scrivono i giocatori neroverdi – siamo qui a scrivere questo comunicato non solamente per una questione economica, ne per cercare scuse o alibi, ma per chiedere rispetto, dignità e condizioni lavorative che ogni lavoratore merita. Con rispetto, la squadra“.