Coronavirus Pescara, i ristoratori riconsegnano le chiavi al sindaco

Ieri luci accese di bar, ristoranti e stabilimenti balneari, oggi la consegna simbolica delle chiavi dei locali al sindaco. A Pescara la protesta dei titolari delle attività di ristorazione di piazza Muzii e dintorni non si ferma. Detassazione e aiuti economici le richieste a Comune e Regione.

La situazione del settore del food and beverage a Pescara è pesantissima. La Confesetcenti si è fatta portavoce delle rivendicazioni degli esercenti che operano nella zona di piazza Muzii, dove sono concentrati tanti locali che animano la movida cittadina. In molti rischiano di non ripartire quando il 2 giugno, secondo decreto, sarà possibile riaprire le attività. Dopo il flash mob di ieri sera con le luci accese nei locali, oggi la consegna simbolica delle chiavi sotto palazzo di città. A consegnarle al sindaco Carlo Masci, il Direttore di Confesercenti Gianni Taucci.

Gli imprenditori sono disperati, servono aiuti – attacca Taucci -. Al comune chiediamo il blocco di tutta la tassazione che per il periodo emergenziale non dovrà essere pagata. Alla Regione chiediamo delle somme a fondo perduto che diamo l’opportunità di finanziare lo start up alla ripresa delle attività. Inoltre – conclude il sindacalista – ci auguriamo che arrivi presto un protocollo specifico per ogni settore di attività, in modo da sostituire quello che abbiamo troppo generico”.

Pescara è città dove commercio e buon cibo sono attività fondamentali – spiega il sindaco Masci -. Come amministratori siamo consapevoli del momento difficilissimo attraversato dal comparto. La detassazione? Il comune può farla ma servono fondi che devono arrivare dal Governo centrale“.