Bussi: il ministero dell’Ambiente diserta la commissione d’inchiesta

Il ministero dell’Ambiente ha disertato per la seconda volta la Commissione d’inchiesta del Consiglio regionale d’Abruzzo sulla discarica di Bussi sul Tirino.

La commissione è volta a indagare sulla tutela della salute dei cittadini, sulla bonifica e l’eventuale reindustrializzazione dell’intera area contaminata da anni di abusi. All’ordine del giorno della terza riunione della commissione voluta e presieduta dal consigliere regionale Giovanni Legnini avrebbe dovuto partecipare, al fianco della dirigente dell’avvocatura della Regione Abruzzo Stefania Valeri, che ha relazionato in aula, anche Luciana Distaso dirigente del settore Bonifiche del ministero dell’Ambiente.

Che, invece, ha declinato l’invito. Questioni di riassetto interne al ministero, hanno fatto sapere; fatto sta che appare uno sgarbo istituzionale l’ennesima mancata risposta da parte del ministero che larga parte ha avuto e ha tuttora nell’ambito dell’inchiesta su una delle più grandi e pericolose discariche abusive d’Europa, scoperta due anni fa: il ministero, infatti, insieme alla Regione Abruzzo ha citato in giudizio Edison spa chiedendo un risarcimento danni di circa un miliardo e mezzo di euro, e su cui proprio ieri è partita la caratterizzazione dell’area.

Legnini ha commentato anche l’udienza per il processo civile.

Entro breve verrà anche stabilita la data del sopralluogo della commissione nell’area della discarica. Legnini preme affinché i lavori dell’organismo si intensifichino con due riunioni a settimana anziché una soltanto: dalla sua istituzione, a novembre, sono già passati quasi due mesi, un terzo della sua durata di soli sei mesi.

Intanto il presidente si dice dispiaciuto per l’assenza del ministero, impegnato in un riassetto interno, e si dice pronto a riprendere contatti con la dirigente Distaso nei prossimi giorni. Verrà ascoltata anche l’avvocatura dello Stato rappresentata da Cristina Gerardis.

IL SERVIZIO DEL TG8