Pescara, La denuncia di Odoardi: “La Riserva Dannunziana smontata pezzo pezzo”

Il rappresentante dell’Associazione PescaraBici, Giancarlo  Odoardi, in una nota torna a denunciare il grave stato in cui versa la Riserva Dannunziana di Pescara (FOTO)

“Sa tanto di cadavere, la quercia caduta pochi giorni fa su via Via della Bonifica, strada poi messa in sicurezza dalla protezione civile e dagli operai di Ambiente. Il tronco è stato rimosso, ridotto nella pezzatura, accatastato e recintato. Si tratta di legname che appartiene al patrimonio della Riserva Dannunziana e come tale sottoposto al PAN che ne vieta l’asportazione. Invece il giorno dopo la lunga e difficile giornata di pioggia c’era già qualcuno, con tanto di motosega, che stava già lavorando ad un ulteriore sezionamento del tronco, per portarsi via quello che entrava in auto. Ma dopo la pausa di ieri, questa mattina sono arrivati altri, meglio armati e con attrezzature più professionali: motosega, con tanica di benzina, trattore e carrello. Stanno portando via la roverella, pezzo per pezzo. Non vedo divise, se non abiti da lavoro di … campagna, non ci sono segnalazioni di sorta relativo ad un presunto cantiere, e non so se hanno autorizzazioni.

Certo è che stanno portando via legname dalla Riserva. Ho chiamato la Polizia Municipale per segnalare quanto in corso, ma mi hanno risposto che non è competenza loro ma del Comune, invitandomi a chiamarli (non ho capito se ci provavano anche loro). Ho chiamato direttamente l’Assessore al verde che mi ha gentilmente risposto confermandomi il prelievo non autorizzato e che avrebbe chiamato lui la Polizia Municipale. Questa è la mia ennesima nota alle autorità (via PEC)  con cui segnalo azioni di asportazione, ritengo abusiva e quindi furto, di legname dalla Riserva per tronchi caduti o abbattuti, a cui ad oggi non ho mai avuto riscontro, a rimarcare la necessità che per quest’area vi sia la necessità di un presidio ordinario quotidiano e permanente oltre che, e soprattutto, scientifico, trattandosi di un’area naturale protetta”. Conclude la nota Giancarlo Odoardi.

 

Fabio Lussoso: