Nuova Pescara: tre P e …una casella postale

Anche il viaggio più lungo inizia con un primo passo: Per la Nuova Pescara tre P …e una casella postale. Una lunga lettera a firma di Francesca Carnoso Portavoce Circolo “Nuova Pescara”

“Don’t you know that Rome wasn’t built in a day…” sono le parole di una canzone dei Morcheeba, “Roma non fu costruita in un giorno” e se il paragone può sembrare azzardato in effetti è proprio così, per costruire grandi cose, ci vuole tempo, pazienza e impegno.

Ed è sempre da un primo solco d’aratro che bisogna partire, un passo questo già compiuto dagli oltre 100000 cittadini e cittadine che il 25 maggio 2014 in quel meraviglioso esercizio di libertà democratica che la Costituzione ci offre, hanno espresso la chiara ed inequivocabile volontà di aprire un nuovo corso, che superi gli steccati di confini ormai in molti casi non più esistenti nella pratica delle cose e apra alla fusione dei comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore in una nuova realtà cittadina.

Si impone un processo di armonizzazione di procedure e procedimenti di territori ma soprattutto di appartenenza.

Occorre dunque uno sforzo di coraggio di intraprendenza che non ceda alla comodità di un ennesimo rinvio per evitare la “fatica” di pensiero ed azione che un tale processo impone.

Occorre oggi “farsi carico” di questo. La chiave dell’agire, come emerso nel dibattito più recente, nella “Conviviale dei Pensatori della Nuova Pescara” e nell’ultima convocazione del Circolo “Nuova Pescara” presieduta da Umberto Coccia e promossa dal Senatore Luciano D’Alfonso si racchiude in tre “P”: Pensiero, Prossimità e Partecipazione. Riunione il “Pensiero”, il ragionamento le idee; Ascoltare in “Prossimità” i bisogni del territorio; Chiamare alla “Partecipazione” corale tutti gli attori coinvolti in questo processo, cittadini, Comuni, Provincia, Regione e Stato.

Creare un senso di koinè, di civitas non come una saldatura asettica di coordinate geografiche ma aprire e cogliere nuove possibilità di sviluppo dai nuovi spazi a disposizione.

Non una mutazione ma una crescita, non una “periferizzazione” ma una urbanizzazione di sintesi, sintesi di contesti ed opportunità coniugando e valorizzando le specifiche vocazioni di ciascuna delle Città protagoniste.

Non una perdita d’identità di campanile ma una rivitalizzazione di territori oggi periferici, una valorizzazione dei “municipi”, compartecipi della Nuova Pescara, sviluppatori e distributori in loco di servizi diretti alla persona come presidii di cittadinanza attiva. Per fare questo occorre però la visione della politica, quella con la P maiuscola.

Un grande sforzo di partecipazione, consapevolezza e capacità di rinunciare a delle istanze particolari in favore di quelle più generali.

Solo così la cittadinanza potrà tornare a sentirsi tale ed artefice del proprio futuro, forte anche di una rinnovata l’autorevolezza, politica, culturale ed economica del contesto urbano.

Non tutto fortunatamente ruota intorno alle rotatorie e gli amministratori la politica troveranno un collettivo di cittadinanza attiva e foriera di pensieri e desiderosa di riallacciare il dialogo di rappresentanza da tempo ormai interrotto alla chiusura della scheda nelle urne.

Il Circolo “Nuova Pescara” nella costruzione di incontri settimanali di ascolto in presenza e on line ha già attivato una casella mail: [email protected] aperta a tutte e tutti per segnalare problematiche, temi di analisi e offrire anche la propria disponibilità a farsi occhi e orecchie per questa grande operazione di ascolto e costruzione in cui tutti devono avere l’opportunità di “esserci”.

Avv. Francesca Carnoso Portavoce Circolo “Nuova Pescara”