D’Alfonso: approvato Odg che impegna il Governo a sostenere l’Automotive

Il deputato del Pd Luciano D’Alfonso rende noto che è stato approvato martedì scorso un ordine del giorno che impegna il Governo a prorogare ed estendere strumenti di sostegno al reddito alle imprese dell’automotive

Imprese della filiera del settore automotive con rilevanza economica strategica anche a livello regionale, che occupano più di 750 dipendenti, qualora garantiscano la continuazione dell’attività aziendale e la salvaguardia dei livelli occupazionali.

Con l’avvento della cosiddetta “elettrificazione”, ricorda il deputato Dem Luciano D’Alfonso, le aziende di produzione e commercializzazione di componenti per il settore automotive, caratterizzate in larghissima parte dalla esclusiva funzionalità per motori termici a combustione interna (internal combustion engine – ICE), sono state costrette ad avviare un profondo e radicale rinnovamento tecnologico ed organizzativo per adeguarsi alle nuove esigenze dei produttori di auto e al progressivo abbandono dei motori tradizionali.

Tutte le più importanti case automobilistiche hanno interrotto i programmi di sviluppo e investimento per tali tecnologie tradizionali, ormai ritenute obsolete, richiedendo contemporaneamente significative riduzioni dei prezzi per il mantenimento delle commesse già acquisite o in via di acquisizione per gli anni futuri nei confronti dei propri fornitori.

La situazione di difficoltà descritta è stata aggravata ulteriormente prima dalla carenza di materie prime, che ha rallentato i flussi produttivi e, successivamente, dal progressivo aumento dei costi sia dei materiali sia dell’energia.

Se non si agisce sul settore con processi di reindustrializzazione e riorganizzazione, nei prossimi anni circa 40 mila posti di lavoro saranno a rischio. Tale stima rischia di essere ulteriormente aggravata anche dalla diminuzione del numero complessivo dei componenti necessari per le auto di nuova generazione.

Con questa consapevolezza sono stati previsti dal legislatore strumenti di sostegno al reddito in particolare per le Aziende che hanno fatto ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria sulla base di un piano di riorganizzazione finalizzato alla salvaguardia dei livelli occupazionale.

Tuttavia, in alcuni casi, la mancata conclusione dei piani di riorganizzazione avviati dovuta a fattori esterni e oggettivi sta esponendo a forti rischi occupazionali i lavoratori delle Aziende che allo stato attuale non possono più disporre di ulteriore sostegno al reddito e rende di riflesso indispensabile la previsione di un ulteriore strumento in deroga finalizzato a supportarne la riuscita. Conclude D’Alfonso.