Alberi Pescara, Di Biase: “Soluzioni locali di valore generale”

Dall’architetto ed ex assessore Tommaso Di Biase riceviamo e pubblichiamo una riflessione sugli alberi a Pescara

<Dice lo scienziato Stefano Mancuso: “Le città occupano una porzione minuscola del pianeta ma producono l’80% dell’anidride carbonica del riscaldamento globale”, ma poi aggiunge, “gli alberi salveranno le città dal caldo”. La soluzione indicata da Mancuso per salvare le città (e il mondo) è quella di de-impermeabilizzare, rinaturalizzare e forestare almeno il 30% degli spazi pubblici delle stesse città, a partire dalle strade, dagli spazi vuoti e dai parcheggi a raso, fino alle piazze che lo permettono. “Non qualche migliaio, ma milioni di alberi per le singole città, mille miliardi di alberi per l’intero pianeta.”

A Pescara, sia per motivi contingenti (gli incendi della Pineta D’Avalos, ad esempio) ma anche per le scelte sbagliate del Comune, (taglio indiscriminato di alberi perlopiù sani, piantumazione di specie non autoctone di carattere esclusivamente decorativo, come le palme, mancanza di manutenzione e di cura del patrimonio arboreo) la situazione del verde pubblico è a dir poco disastrosa. Per non parlare della mancanza di un progetto generale ed esaustivo di forestazione urbana.

Le immagini allegate riguardano un piccolo intervento di forestazione, facilmente realizzabile con una modica spesa, che darebbe lustro ad una Piazza che, pur essendo intitolata al patrono della città, allo stato attuale si presenta misera e squallida. È un’idea che, se sviluppata e replicata in altre situazioni, dimostra come sia possibile forestare in modo efficace la nostra città>.

Tommaso di Biase

         

Marina Moretti: