Pescara, protesta e segnalazione sui disservizi ACA Spa

Proteste per le lunghe file agli sportelli ACA: inviata a Rete8 la segnalazione di un utente che lamenta i disservizi della società di gestione idrica del territorio.

 

Riceviamo e pubblichiamo.

“Buongiorno,
vi segnalo la mia recensione di protesta lasciata su google per i disservizi legati ad ACA S.p.a. e conseguenti la chiusura degli uffici al pubblico degli scorsi mesi, confidando che facciate da megafono ad un problema di mala gestione che si riflette su tutti i cittadini.

“Ore 8:15 del giovedì, 24 persone sono in fila prima dell’apertura degli sportelli. Ci rinuncio, torno alle 10:15, fatico a farmi largo fra le persone stipate nella piccola sala d’aspetto (anziani, mamme con bambini, signore in dolce attesa, …). Riesco a prendere un biglietto per una voltura, sezione B posto 18, considerando le 8 sezioni (dalla A alla H) ho circa 40 persone prima di me. Ci sono soltanto 3 sportelli attivi per gestire una mole di persone assolutamente ingestibile con le attuali modalità. La confusione regna sovrana, persone che riciclano vecchi biglietti che sfuggono al controllo (i classici furbetti), persone che per richiedere un’informazione devono attendere ore, altre che dopo aver aspettato per ore si rendono conto di aver atteso nel posto sbagliato. Nervosismo, caldo, confusione. Dopo 2 ore e un quarto di attesa (che ho decurtato alla mia giornata lavorativa) vengo servito da personale gentile, preparato ed esasperato dalla mole di lavoro e strumenti non idonei, vecchi e inefficaci a propria disposizione.
Il cittadino merita davvero un servizio così scadente alle soglie del 2020?
Leggo in rete che ACA S.p.a. ha chiuso diversi uffici al pubblico in regione, convogliando le persone verso l’urp di Pescara e senza provvedere in alcun modo a fortificare lo stesso. A noi cittadini non resta altro che poter denunciare il disservizio, sperando che chi di competenza, chi ha il dovere di farsi portavoce non ignori le nostre richieste di aiuto”. (lettera firmata)

Marina Moretti: