Scoperto nel laboratorio teatino dell’Università d’Annunzio il primo caso della nuova sotto-variante Covid su cui l’Oms chiede attenzione

Scoperto nel laboratorio dell’università d’Annunzio a Chieti il primo caso della nuova sotto-variante Covid su cui l’Organizzazione mondiale della sanità ha appena chiesto di tenere alta l’attenzione

Un caso di sotto-variante XBB del Covid-19, su cui oggi l’Oms ha invitato a tenere alta l’attenzione, è stato registrato in Abruzzo. E’ quanto emerso dall’ultima flash survey dell’Istituto superiore di sanità, relativa a un campione di casi positivi dello scorso 4 ottobre. Il caso in questione, sequenziato dal Laboratorio di genetica molecolare – Test Covid-19 dell’Università di Chieti, diretto da Liborio Stuppia, riguarda un paziente di origini straniere.

Secondo l’Oms, in base ai primi dati, la sotto-variante ha una più alta capacità di eludere la risposta del sistema immunitario, ma non sembra comunque causare forme più gravi di malattia.

“La variante Omicron resta la più potente, ha battuto anche Centauru”: secondo il professor Stuppia quella che sembra una cattiva notizia è invece il primo segnale positivo dall’inizio della pandemia. La nuova sotto-variante XBB potrebbe fare la stessa fine delle altre e soccomberebbe alla Omicron.