Pescara, stretta sui furti in Ospedale

Oggetti spariti ospedale Pescara: famigliari pazienti incontrano Asl. Hanno incontrato i vertici della Asl di Pescara i parenti dei pazienti, alcuni dei quali deceduti per Covid, i cui oggetti personali erano spariti e che avevano gettato ancor più nello sconforto i famigliari senza nemmeno la possibilità di avere un ricordo personale.

Alla presenza del Direttore Generale della ASL di Pescara Vincenzo Ciamponi, del Direttore dei presidi ospedalieri dr. Valterio Fortunato, della Responsabile U.O.S. Risk Management dr.ssa Annamaria Ambrosi, dei rappresentati dei familiari coinvolti in episodi di furto/smarrimento beni presso l’Ospedale di Pescara – Simona Sperinteo, Dario Di Girolamo, Luciano Andreoli – e del Vicepresidente del Consiglio Regionale dell’Abruzzo, Domenico Pettinari, portavoce delle loro istanze, la conferenza ha fatto seguito ad un incontro del 16 febbraio, in cui la procedura è stata illustrata ai rappresentanti dei familiari coinvolti ed approvata. La redazione e l’adozione della procedura si è resa necessaria a causa di denunce per smarrimento/perdita/furto (?) degli oggetti preziosi del paziente che accede all’interno della struttura sanitaria.

Dopo l’accorato appello dei parenti dei pazienti deceduti per Covid e non solo, i cui oggetti ed effetti personali erano spariti nell’ospedale di Pescara, sostenuti dal vice presidente del Consiglio Regionale, Domenico Pettinari, si è svolto un incontro tra i parenti dei pazienti e i vertici della Asl. Da parte del dottor Valterio Fortunato, del direttore generale Vincenzo Ciamponi, c’è stata massima collaborazione: “Se abbiamo sbagliato dobbiamo provvedere per il futuro” e lo faranno anche attraverso un regolamento più rigido. I familiari hanno avuto modo di incontrare gli interlocutori attraverso la mediazione di Domenico Pettinari. Dalla Asl di Pescara l’annuncio di un protocollo più rigido nel rispetto delle famiglie e per quegli oggetti che hanno un valore affettivo e, per questo, ancora più prezioso.

La perdita degli effetti/oggetti personali del paziente, all’interno della struttura sanitaria, è un evento che si verifica, nella maggior parte dei casi, per la mancata applicazione delle azioni da adottare per la corretta gestione e conservazione degli stessi. Lo smarrimento o la perdita degli effetti/oggetti del paziente determinano, oltre che un danno al paziente e ai propri beni, la compromissione del rapporto di fiducia tra l’Azienda sanitaria e il paziente stesso con ripercussioni legali e aumento del contenzioso per risarcimento del danno.

Gli scopi di tale procedura sono i seguenti:

  • Ridurre la possibilità che effetti/oggetti personali dei pazienti si possano perdere dopo una prestazione di Pronto Soccorso, diagnostico-terapeutica o durante il ricovero;
  • Definire la corretta modalità di conservazione degli effetti personali dei pazienti qualora non ci sia possibilità di consegna ai famigliari/caregiver;
  • Definire la corretta modalità di riconsegna degli effetti personali agli aventi diritto.

La procedura si applica a tutte le Strutture/Unità Operative/Servizi/Pronto Soccorso della Asl di Pescara, ogni qualvolta sia necessaria la custodia degli effetti/oggetti personali del paziente soprattutto durante le attività diagnostiche, terapeutiche o assistenziali che comportino la necessità della loro rimozione, in assenza di familiari/caregiver a cui consegnare tali effetti.

Si sono prese in esame le diverse modalità per la gestione dei beni a seconda che il paziente sia:

  • paziente lucido e collaborante;
  • paziente non collaborante o disorientato o in stato di incoscienza;
  • paziente giunto in Pronto Soccorso in ambulanza;
  • paziente deceduto.

La procedura è stata trasmessa a tutti gli Operatori Sanitari (medici, infermieri, ostetriche, operatori socio-sanitari e tecnici) della Asl di Pescara per la puntuale applicazione.