Abruzzo, vaccini per tutti i profughi

Come in un beffardo gioco di matrioske l’invasione russa dell’Ucraina e l’arrivo in Europa di migliaia di profughi in fuga dalla guerra impongono un’altra emergenza nell’emergenza: la vaccinazione anti Covid per chi arriva da un paese, l’Ucraina, che, secondo i più recenti dati della Fondazione Gimbe, ha il 63,8% della popolazione non vaccinata.

Dunque i piani dei governi che accoglieranno le persone in fuga dalla guerra dovranno necessariamente tenere conto anche di una riprogrammazione della campagna vaccinale anticovid a beneficio di chi è ospitato e di chi ospita.

«Come regione abbiamo già istituito dei gruppi di lavoro e la Asl di Pescara ha attivato un numero verde per le emergenze sanitarie con una linea dedicata ai bambini», ha dichiarato il professor Alberto Albani, referente regionale dell’emergenza sanitaria. «Chi arriva è comunque sottoposto a tampone per escludere eventuali contagi. In queste ore stiamo aspettando dal Governo indicazioni più precise per precisare lo status di queste persone, ma si tratta solo di pratiche amministrative che non cambiano nulla ai fini della vaccinazione. I vaccini ci sono per tutti, sia per gli abruzzesi che per chi arriverà nel nostro paese in fuga dalla guerra.»