Ospedale Ortona, l’Associazione ISA denuncia numerose carenze

Dopo un’attenta analisi e risposte disattese dalla ASL Lanciano Vasto Chieti, l’Associazione ISA ha deciso di uscire allo scoperto nell’interesse delle tante pazienti che vengono assistite, e di quelle che aspirano ad esserlo, dalla Breast Unit certificata EUSOMA dell’ospedale “Bernabeo” di Ortona.

In una nota a firma del Presidente dell’Associazione, il Prof. Ettore Cianchetti, si legge in particolare: “Il nostro non vuole essere una denuncia polemica, bensì uno spunto di riflessione ed una sponda di collaborazione da parte della nostra Associazione che si è sempre dimostrata propositiva per la soluzione di problematiche di interesse sociale.
Situazione attuale della Breast Unit della ASL Lanciano Vasto Chieti, l’Associazione ISA ha raccolto, e fatte proprie, le segnalazioni giunte dall’unica Breast Unit certificata EUSOMA in Abruzzo, una delle tre presenti nel Sud Italia, problematiche che da tempo rallentano o addirittura bloccano il normale svolgersi delle attività o la loro programmazione, situazioni ampiamente e tempestivamente comunicate alle Direzioni Generale e Sanitaria della ASL”.

“Criticità nel percorso senologico dell’ospedale di Ortona:

  • Radiolosia Senolosica – Follow up ed esami di stadiazione del percorso senologico: la risoluzione dei ritardi, nonostante il reperimento e l’entrata in servizio di un radiologo dedicato, continua e non riesce a garantire le mammografie di controllo alle donne operate nella Breast Unit. E’ stata individuata, come problema fondamentale, la carenza di tecnici di Radiologia, comune a tutte le Radiologie e alla Diagnostica Senologica dedicata di Ortona. Essendo attiva una graduatoria si è pensato che fosse possibile disporre immediatamente di questa, ma da novembre ad oggi i tecnici non sono ancora stati chiamati in servizio.
  • Screening mammografico: senza avere messo in atto misure correttive il ritardo accumulato dal programma di Screening, durante la pandemia, diverrà quasi irrecuperabile portando anche all’inevitabile allungamento delle liste d’attesa aziendali per effettuare una mammografia clinica.
  • Anestesisti: da giugno a tutt’oggi solo 4 rispetto ai 13 previsti dalla pianta organica; gli anestesisti che sostituiscono a rotazione raramente hanno esperienza specifica su tecniche anestesiologiche mirate alle pazienti senologiche
  • Chirurgo plastico: il precedente professionista è andato via da alcuni mesi e ad oggi non è stata ancora definita la collaborazione in convenzione a scadenza con un chirurgo esterno
    per n. 3 sedute al mese;
  • Ambulatorio di Medicina Integrata: che prende in carico le pazienti oncologiche dell’intero percorso senologico della Breast Unit e che serve un vasto territorio, ancora oggi vive nell’incertezza del rinnovo della convenzione con il Dipartimento di Medicina e Scienze dell’Invecchiamento dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti – Pescara per quanto attiene all’Attività Motoria Adattata; tutto ciò nonostante l’Abruzzo, seconda regione italiana dopo la Toscana, preveda dal 03.9.2021 la presenza della Medicina Integrata nel proprio PDTA oncologico della mammella;
  • Infermieri: pochi, non in numero adeguato e rapportato al numero delle pazienti assistite;
  • Personale amministrativo: richiesto negli anni e mai assegnato. Attualmente la problematica è imminente per la Chirurgia Senologica poiché la persona che, da oltre dieci anni, ne gestisce la Segreteria è prossima al pensionamento;
  • Apparecchiature: da gennaio 2021 ad oggi l’attività ambulatoriale della Chirurgia Senologica ha risentito pesantemente della perdita del secondo ecografo. Infatti dal 16 gennaio si è guastato definitivamente uno dei due ecografi in dotazione utilizzati per l’attività assistenziale delle pazienti oncologiche. ln origine la Chirurgia Senologica aveva una dotazione di tre ecografi, il primo acquisito nel 1998 con fondi universitari, posto fuori uso anni fa e mai sostituito nonostante le richieste del precedente Direttore dell’Unità; il secondo, dato in dotazione dalla ASL nel 2009, si è rotto ed è stato dichiarato fuori uso il 16.1.2021,, e da questa data la Chirurgia Senologica lavora con l’unico ecografo rimasto donato dall’Associazione G.A.l.A. anni fa.

“Queste, conclude la nota,  sono solo alcune delle problematiche che abbiamo rilevato e che gravano sulla Breast Unit compromettendo la sua funzionalità riconosciuta a livello internazionale; segnaliamo altresì che le situazioni contrassegnate con l’asterisco equivalgono specificatamente al mantenimento degli indicatori richiesti da EUSOMA per la conferma del la prestigiosa certificazione. Ci chiediamo se la ASL Lanciano Vasto Chieti voglia far perdere alla Breast Unit la certificazione EUSOMA acquisita nel 2015 e oggi fortemente messa in discussione se non
verranno risolte le criticità segnalate. Problemi che, al di là di importanti riconoscimenti e certificazioni, intaccano il diritto alla salute delle donne, Poiché i tempi della burocrazia non corrispondono alle necessità della salute, è la stessa burocrazia che deve cambiare. Il governo locale deve farsi parte attiva nel verificare che ciò avvenga; basta tavoli, cabine di regia, parole, promesse . Vogliamo fatti, concretezza e, soprattutto, la comprensione da parte di tutti i soggetti interessati che ogni qualvolta proclamano “Faremo nei giusti tempi”. I giusti tempi sona quelli che preservano e salvaguardano la salute delle donne”.