Asse attrezzato Chieti-Pescara: dopo 40 anni di contenziosi lo Stato risarcirà imprese ed espropriati

Dopo 40 anni di contenziosi, lo Stato si farà carico di liquidare i crediti vantati dall’impresa costruttrice e dagli espropriati

Sul futuro dell’asse attrezzato, il raccordo autostradale Chieti-Pescara divenuto patrimonio dello Stato, e sui risarcimenti in merito agli espropri, questa mattina c’è stato un incontro tra il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, i vertici di Confindustria e, collegato in remoto, il viceministro delle Infrastrutture, Galeazzo Bignami.

Dopo 40 anni di contenziosi, lo Stato si farà carico di liquidare i crediti vantati dall’impresa costruttrice e dagli espropriati che hanno vinto i ricorsi. Nella legge di bilancio sono stati stanziati 14 milioni in due annualità che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti utilizzerà per sanare la questione risarcimenti per gli espropri. “È stato un lavoro di squadra – ha detto Bignami – Ci siamo confrontati per giorni sull’emendamento che verrà inserito nel Milleproroghe. Con la Regione Abruzzo abbiamo tanti obiettivi su cui lavorare. Abbiamo fatto con questo emendamento ciò che era giusto per l’Abruzzo”. Soddisfatto il presidente Marsilio: “Voglio ringraziare il viceministro Bignami che ha lavorato nel predisporre il testo dell’emendamento. Questo fondo di 14 milioni servirà sicuramente a chiudere una situazione di stallo per il consorzio della Val Pescara. Importante sarà anche il lavoro dei consorziati. Adesso ci sarà il Milleproroghe, approfitto per dire al viceministro Bignami che abbiamo da mettere in sicurezza l’acquifero del Gran Sasso e approfitto per dire che bisognerà lavorare ancora grazie al lavoro di Gisonni, non dubito che il viceministro farà il possibile anche in questo senso”.
“Giornalmente transitano 120mila auto sull’asse attrezzato, credo sia superfluo dire che le infrastrutture sono determinanti per la crescita di un territorio, ma vanno fatte per tempo – ha detto il presidente di Confindustria Abruzzo Silvano Pagliuca – Nel 1975, quando nacque, non c’erano le esigenze di oggi. Accogliamo con favore la questione dei contenziosi e guardiamo con favore a questa risoluzione. Credo che il 2023 sia un anno importante per l’apertura dei cantieri delle opere del Pnrr e che ci sia un cauto ottimismo. A proposito di infrastrutture, non possiamo non sottolineare l’importanza della velocizzazione del collegamento ferroviario Pescara-Roma che si deve fare”. “Porre fine alla questione liquidazione del Consorzio Val Pescara era fondamentale – ha commentato Lorella Franciotti, presidente del Collegio Liquidatori Consorzio Val Pescara -. Oggi abbiamo avuto nell’area anche nuovi insediamenti. L’occasione di eliminare gran parte dei debiti è positiva anche perché si attendeva da oltre trent’anni. I risarcimenti per gli espropri erano necessari per guardare al futuro in modo diverso”.

 

“Voglio ringraziare il viceministro Bignami che ha lavorato nel predisporre il testo dell’emendamento. Questo fondo di 14 milioni – esordisce il presidente Marco Marsilio – servirà sicuramente a chiudere una situazione di stallo per il consorzio della Val Pescara. Importante sarà anche il lavoro dei consorziati. Adesso ci sarà il Milleproroghe, e approfitto per comunicare al viceministro Bignami che abbiamo da mettere in sicurezza l’acquifero del Gran Sasso e approfitto per dire che bisognerà lavorare ancora grazie al lavoro di Gisonni, non dubito che il viceministro farà il possibile anche in questo senso”. Tornando al futuro del raccordo autostradale “Chieti-Pescara”, il presidente Marsilio ha sottolineato che, “i contenziosi hanno fermato per anni e anni gli investimenti nell’area del Consorzio che ospiterà anche la Zes, e questa iniziativa è stata voluta principalmente per semplificare e abbattere i costi fiscali agli imprenditori.

Fabio Lussoso: