Abruzzo, 6 milioni di euro per il rilancio della montagna

Ammontano a sei i milioni di euro i fondi annunciati dall’assessore regionale agli Enti locali, Pietro Quaresimale destinati alla montagna abruzzese

Le risorse finanziarie grazie al (Fosmit) sono in particolare destinate a sostenere, a realizzare e a promuovere interventi per la salvaguardia e la valorizzazione della montagna, nonché misure di sostegno in favore dei comuni totalmente e parzialmente montani della regione per le finalità anche innovative rispetto alle misure previste a livello nazionale, o di continuità dei progetti già attivi sui territori interessati. La legge 30 dicembre 2021 n. 234 (cd Legge di Bilancio per l’anno 2022) che ha istituito il Fondo denominato “Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane” (FOSMIT) in cui sono confluiti il Fondo Nazionale per la montagna di cui all’art.2 della legge 31 gennaio 1994 n.97 e il Fondo nazionale integrativo per i comuni montani di cui all’articolo 1, commi 319, 320 e 321, della legge 24 dicembre 2012 n.228, assegna alla Regione Abruzzo risorse finanziarie per euro 4.851.575,20 oltre una premialità pari ad euro 1.212.893,80 per un totale di euro 6.064.469,00.

Numerose le azioni di tutela previste dal fondo:

  1. azioni di tutela, promozione e valorizzazione delle risorse ambientali dei territori montani, anche attraverso la realizzazione delle Green Community;
  2. interventi volti alla creazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabile, ivi compresi quelli idroelettrici;
  3. misure di prevenzione del rischio del dissesto idrogeologico nei territori montani;
  4. progetti finalizzati alla salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità e allo sviluppo delle attività agro-silvo-pastorali, anche con riferimento alla filiera del legno;
  5. misure di incentivazione per la crescita sostenibile e lo sviluppo economico e sociale dei territori montani, ivi compresi interventi di mobilità sostenibile;
  6. interventi per l’accessibilità alle infrastrutture digitali e per il rafforzamento dei servizi essenziali, con particolare riguardo prioritario a quelli socio-sanitari e dell’istruzione;
  7. iniziative volte a contrastare lo spopolamento dei territori.

Fabio Lussoso: