Pescara Lazio, le voci del 91′

Pescara Lazio. Disfatta biancazzurra. Secondo tempo disastroso. Il solito campionario di errori. Finisce 2-6. Poker di Parolo. A segno anche l’ex Immobile che non esulta.

Marco Parolo assoluto protagonista, autore di 4 gol

“Giornata per me da incorniciare. Non mi era mai capitato. Sono orgoglioso. Siamo stati bravi a rimetterla in piedi dopo la rimonta compiuta nel primo tempo dal Pescara. Questo significa che dobbiamo essere sempre sul pezzo. Il Milan ha perso. Giornata per noi molto positiva”.

Massimo Oddo- all. Pescara

“I giocatori presi erano pronti. Purtroppo si sono infortunati qui. Non cerco alibi. Biraghi ha giocato con la febbre. Memushaj ha dato forfait per problemi familiari. Per carità, tanta sfortuna ma anche un po’ di sfortuna. Oggi abbiamo fatto anche una buona partita. Il problema è che non manteniamo le posizioni, siamo disattenti. I limiti sono evidenti. Manca la giusta cattiveria, la necessaria concentrazione. Il 3-2 preso su una punizione evitabilissima. Ci siamo messi a parlare con l’arbitro. Abbiamo provato, con la Fiorentina, a difenderci ma non ha funzionato lo stesso. Nelle prime giornate ci siamo illusi. Col passare del tempo, ho cominciato a perdere giocatori. Mai schierato la stessa formazione. Anche io, indubbiamente, avrei potuto fare molto di più. Secondo tempo imbarazzante per i gol subiti. Errori grossolani. Abbiamo affrontato una formazione nettamente superiore. Non ho visto rassegnazione. Sapevamo che la Lazio aveva segnato più gol di testa. Abbiamo dei limiti. La verità è questa. A me basta che i ragazzi danno il 100% come stanno dimostrando. Accetto le critiche”.

Benali- centrocampista Pescara

“Malissimo all’inizio, poi la rimonta. Secondo tempo imbarazzante. Non so spiegare i motivi. Io ci crederò fino alla fine”.

Simone Inzaghi- all. Lazio

“Ottima gara. Ci siamo ripresi i punti lasciati in casa immeritatamente col Chievo. Approccio molto positivo, poi abbiamo staccato la spina, il Pescara ci ha messo in difficoltà. Ripresa senza storia”.

 

Massimo Profeta: