Pescara calcio play off: l’attesa dei tifosi

Pescara calcio play off. Malgrado la distanza, Novara non è di certo dietro l’angolo, tifosi in fermento. Bruno “Basta il calore che, in realtà, non è mai mancato”.

Ieri sera erano circa 400 i tagliandi acquistati dai sostenitori biancazzurri. La sfida di andata della semifinale play off tra Novara e Pescara si disputerà tra due giorni, domenica 29 maggio con inizio alle 18. Ritorno in programma mercoledì 1 giugno ( ore 20,30) all’Adriatico G. Cornacchia. Anche Verre è tornato in gruppo. Ieri differenziato, ma solo scopo precauzionale, per Lapadula e Campagnaro. Rispetto al match col Latina, previsti i rientri di Zampano, Torreira e Benali. Tra i padroni di casa squalificato il giovane terzino Dickmann. Questo pomeriggio nuova seduta alle 17,30. Domani, alle ore 18, la prima semifinale Spezia-Trapani.

Così Alessandro Bruno

“Amo Pescara. Mi trovo benissimo in questa città. Ho realizzato il sogno di vestire la maglia biancazzurra. Ora però mi piacerebbe concretizzare e vincere qualcosa. Vengo da due finali perse. Ho 33 anni. Sono quasi a fine carriera. Vorrei provare a giocare in serie A con la maglia del Pescara. È ancora lunga. Il Novara che, contro ogni pronostico, ha eliminato il Bari, è un avversario di spessore costruito almeno per centrare i play off. Ha raggiunto l’obiettivo. È in semifinale. Servirà il miglior Pescara. E poi dobbiamo invertire la tendenza del campionato. Col Novara due sconfitte on altrettante sfide. Questa ,però, ha un valore decisamente diverso. Abbiamo il vantaggio di giocare per due risultati su tre, ma in queste partite da dentro o fuori si azzera tutto o quasi. Il Novara può contare su grandi attaccanti. Ho visto Gonzalez, Evacuo e Galabinov in ottime condizioni. Di solito i piemontesi attendono e ripartono, ma è chiaro che in una situazione, dovendo vincere almemi una gara, saranno in qualche modo obbligati a fare la partita. Sono proprio curioso di vedere quale sarà il loro atteggiamento tattico. Noi dobbiamo essere quelli delle ultime settimane, fatta eccezione per il secondo tempo della gara col Latina. Lì siamo mancati buttando banalmente il terzo posto. A proposito: io non mi sento affatto uomo spogliatoio. È un’etichetta che non mi piace proprio. In campo ho ancora tanto da dare”.

 

Massimo Profeta: