Pescara calcio: dalla gara di Coppa Italia l’ennesima conferma, per una rosa all’altezza della B urgono rinforzi. Almeno sei/sette. In attacco e non solo. Il centrocampo, per esempio, necessita di un paio di elementi di categoria che abbiano soprattutto struttura fisica. Molto bene Desplanches, buone indicazioni dallo stesso Sgarbi. Domenica prossima (ore 18,30) il Parma al “Tardini”. Cinque giorni dopo, venerdì 22 agosto alle 20.30, il debutto casalingo in campionato col Cesena.
Nello specifico servono: un centrale mancino, due esterni tutta fascia, due centrocampisti e due prime punte.
Per Abiuso a titolo definitivo dal Modena c’è l’accordo col club emiliano ma manca ancora l’intesa col suo agente (Tullio Tinti) su ingaggio e durata contrattuale.
Niente male l’impatto di Sgarbi che ha mostrato buonissime qualità tecniche. Seconda punta mobile. Esterno nel 4-3-3. Alle spalle del terminale nel 3-4-2-1 con Merola o Olzer. Non ha la continuità di corsa per fare l’esterno tutta fascia. Ha, invece, la qualità per rifinire l’azione e innescare i compagni. Non potrebbe mai essere il Vandeputte della situazione. Lì serve altro.
La vittoria col Rimini in Coppa Italia (1-0) fa comunque bene al morale del gruppo. L’idea di calcio di Vivarini è molto particolare. Richiede tempo e applicazione costante. Soprattutto interpreti giusti in un campionato come quello di B che negli ultimi anni è cresciuto tantissimo.
Crisi societaria a parte, ieri il Rimini ha schierato dall’inizio due esordienti assoluti: il portiere Bagli, classe 2007, e Fabbri difensore centrale classe 2008. I romagnoli si sono battuti con orgoglio. A centrocampo marcature personalizzate (Garetto su Graziani e Fiorini su Dagasso). Hanno giocato con ordine e creato occasioni tutte sventate dall’ottimo Desplanches. Le ha avute diverse anche il Pescara. Sotto porta, però, bisogna fare molto meglio.
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