Pescara calcio: altra vittoria nel finale, forza e lucidità nel cambiare la gara

Pescara calcio: primo tempo di sofferenza ma vittoria meritata (1-2). A Pontedera, nella casa del Montevarchi, la capacità dei biancazzurri di cambiare spartito. Altro successo nel finale come contro Ancona e Carrarese.

Auteri ha optato per un’autentica rivoluzione. Ben 6 cambi rispetto al match di campionato con la Vis Pesaro: due difensori puri come Illanes e Ingrosso, Rizzo a metacampo (Pompetti non al meglio), Nzita al rientro dalla squalifica, Galano e soprattutto Rauti, novità sostanziale, in attacco. Cancellotti è stato restituito al ruolo a lui più congeniale, quello di laterale di fascia.

L’obiettivo? Dare più solidità ma a fare la differenza è sempre la distanza tra i reparti. Sotto questo profilo, le risposte del primo tempo non sono state particolarmente esaltanti.

Il Pescara ha sofferto parecchio il ritmo e l’aggressività del Montevarchi. Ha fatto fatica ad essere compatta.

La palla tornava sempre nella metacampo biancazzurra. Forse in una partita del genere, al posto di Rauti, sarebbe servito da subito un giocatore come De Marchi capace per caratteristiche, rispetto al compagno, di tenere palla e di far salire la squadra.

Attaccando, come sempre, con tanti giocatori, la squadra di Auteri ha lasciato campo alle sue spalle esponendosi alle ficcanti verticalizzazioni dei toscani.

Del resto fino al gol siglato su punizione da Memushaj (41′), zero occasioni e diversi rischi. Opportunità potenziali e reali concesse ai padroni di casa fermati da due uscite provvidenziali di Di Gennaro e dal palo, prezioso alleato dell’estremo pescarese, sulla rasoiata di Amatucci miglior giocatore dell’undici di Malotti. In un’altra circostanza, invece, Gambale non ha trovato di pochissimo la porta da ottima posizione.

Ripresa, invece, di ben altro tenore. I ritmi si sono inevitabilmente abbassati. Il Montevarchi si è allungato ed è venuta fuori la qualità nel palleggio dei biancazzurri.

Pur tuttavia, D’Ursi ha cestinato il 2-0 e, puntuale, purtroppo, è arrivata la disattenzione da cui è scaturito il momentaneo pareggio di Lischi, dimenticato da Nzita, su assist di Francesco Intinacelli ventenne attaccante di Chieti, cresciuto nel River ’65, di proprietà dell’Ascoli.

Si tratta della quinta rete incassata in 4 incontri. Fatta eccezione per le due partite di Coppa Italia, il Pescara non è mai riuscito a mantenere la porta inviolata. Bisognerà crescere e migliorare. 

Di molto positivo c’è tutto il resto: ovvero il primato solitario, la media gol realizzativa (due a partita), la capacità di reagire in modo rabbioso ma lucido, di non mollare mai, soprattutto di spuntarla nel finale (gol di Frascatore subentrato all’infortunato Ingrosso). Era già accaduto contro Ancona-Matelica e Carrarese. Curiosità, con lo stesso risultato: 2-1.

Ed ora tre sfide, di cui due casalinghe, in otto giorni. Sabato prossimo 25 settembre, ore 17.30, la Viterbese all’Adriatico. Martedì 28 settembre, ore 21, turno infrasettimanale sul campo del Gubbio. Domenica 3 ottobre, ore 17.30, impegno interno con la Reggiana. 

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Montevarchi Pescara 1-2 (sintesi)