Pescara calcio: a Chiavari niente svolta ma disfatta, squadra irriconoscibile

Pescara calcio: a Chiavari squadra irriconoscibile. Completamente sbagliato l’atteggiamento. E’ sembrato di rivedere il Pescara di un mese fa: senza anima, idee e organizzazione.

Giganteschi passi indietro. Peccato, perché con Breda che ha raccolto una pesantissima eredità, i progressi erano stati significativi.

Purtroppo, però, se devi ricominciare da capo o quasi, prima o poi puoi pagare dazio e tutto diventa molto complicato.

Questa, però, è una sconfitta che fa riflettere. L’Entella ha stravinto meritatamente. E stiamo parlando di una squadra ultima in classifica, reduce da 6 ko di fila, a digiuno di successi dallo scorso 17 luglio, con l’attacco meno prolifico ( 9 reti, adesso 12 ) e la difesa più bucata della serie B ( 29 gol ).

A prescindere dalla mancanza di punte centrali di cui finanche i liguri dispongono ( Mancosu e De Luca ), non ci sono giustificazioni.

Soprattutto perchè una prestazione così imbarazzante arriva dopo la migliore prova stagionale, per equilibrio e personalità, sfoderata martedì scorso col Brescia.

Se poi, per le condizioni di Ceter, Breda è costretto ad affidarsi al debuttante attaccante moldavo Vladislav Blanuta, diciannove anni il prossimo mese di gennaio, allora sì che i nodi vengono al pettine.

Una lacuna da colmare al più presto. Ma questo è un problema arcinoto da almeno un anno e mezzo, ovvero da quando è andato via Mancuso.

A nostro avviso, manca anche un centrocampista di struttura, abile in fase di interdizione e negli inserimenti.

Sulla non prestazione di Chiavari superfluo aggiungere altro. Male su tutti i fronti, ivi comprese alcune scelte iniziali. Il Pescara è rimasto sui blocchi e non è mai partito. È mancato tutto.

Non c’è tempo per rimuginare. Tra due giorni di nuovo in campo. Il Pescara chiuderà il 2020 in casa col Cosenza, match in programma mercoledì 30 dicembre alle ore 15.

Previsto il rientro di Balzano, Memushaj e, si spera, anche di Ceter. Da oggi tornerà in gruppo Busellato ai margini da quasi un mese.

Finora, il Cosenza di Occhiuzzi, 14 punti in classifica ( due in più del Delfino ), ha vinto solo in trasferta: a Frosinone ( 0 – 2 ) il 20 novembre e a Ascoli ( 0 – 3 ) lo scorso 15 dicembre.

I calabresi hanno segnato poco ( 11 gol ) ma vantano una difesa solida con 12 reti al passivo come Spal, Monza e Chievo. Meglio ha fatto solo il Cittadella che ne ha incassate 11. 

Quattro ex: Corsi, Baez, Schiavi e Borrelli.

Già vice di Braglia, lo scorso campionato il 41enne Roberto Occhiuzzi è subentrato a Pillon e nel post lokdown ha ottenuto 22 punti in 10 partite centrando, così, una miracolosa salvezza.