Fedeli in preghiera dalle prime luci del giorno, dopo le veglie della notte. Alle 9 la bara con il defunto Romano Pontefice Francesco portata dalla Cappella della Domus Sanctæ Marthæ alla Basilica Papale di San Pietro, secondo quanto previsto nell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis. Sarà visitabile fino a venerdì.
Prima il silenzio, poi, i tantissimi fedeli in Piazza San Pietro hanno accolto il passaggio del feretro del Papa con un lungo e commosso applauso.
La bara di Papa Francesco nella basilica vaticana è stata deposta davanti all’Altare della Confessione: su una piccola pedana leggermente inclinata, posta su un tappeto a terra, e non sul catafalco come è sempre avvenuto nel passato. Sono state in questo senso rispettate le volontà del Papa.
E’ la liturgia della Parola al centro del rito della traslazione, oltre alle preghiere di intercessione e il canto dei salmi. Viene letto un passo del Vangelo di Giovanni. Dopo la preghiera dei defunti, l’Eterno riposo, il canto finale è stato dedicato alla Madonna: il Salve Regina.
“Laudetur Jesus Christus”: è cominciata con queste parole la diretta dei media vaticani dedicata al rito della traslazione della salma di papa Francesco. Le prime immagini arrivano dalla cappella della Casa Santa Marta. I cardinali sono riuniti in preghiera.
“Accompagniamo Francesco in questo ultimo viaggio”, si riferisce nella diretta, “con tutte le buone opere che lui ha compiuto per il bene della Chiesa”. Nella liturgia cattolica la traslazione è il movimento della salma di un pontefice dalla sua residenza alla Basilica vaticana di San Pietro. Poi l’ostensione, letteralmente l’esposizione ai fedeli del corpo del Papa. Dopo la preghiera introduttiva e l’invito del diacono “Procedamus in pace”, ha inizio la processione dalla Cappella della Domus: i Cardinali e i Patriarchi, seguiti dal Cardinale Camerlengo e il Maestro delle Celebrazioni.
I Barellieri-Sediari hanno portato la bara del defunto Romano Pontefice Francesco, seguiti dai Segretari, Familiari e anticamera. La processione ha, quindi, percorso la Via della Sacrestia, passando per la Piazza dei Protomartiri Romani e uscendo in Piazza San Pietro passando per l’Arco delle Campane. Dopo il settore San Pietro la processione si è diretta verso il centro della piazza salendo sul sagrato. La processione è poi entrata nella Basilica di San Pietro dal portone centrale e percorrendo la navata centrale si è fermata alla Confessione.
Presso l’altare della Confessione il cardinale Camerlengo ha presieduto la Liturgia della Parola, al termine della quale è iniziata la lunga e commossa viista dei fedeli alla salma del Romano Pontefice per un ultimo saluto terreno.
I funerali saranno celebrati sabato mattina alle 10, in una cerimonia presieduta dal cardinale decano Giovanni Battista Re. Il governo ha proclamato cinque giorni di lutto nazionale da martedì a sabato. La salma di Papa Francesco, oggi traslata in San Pietro, resterà esposta fino a venerdì per l’ultimo saluto dei fedeli. Bergoglio ha vissuto le ultime ore in serenità e ha ringraziato il suo infermiere personale Massimiliano Strappetti per averlo incoraggiato a fare il giro in papamobile tra la folla domenica: “Grazie per avermi riportato in piazza”. In un testo inedito il Pontefice scrisse: “La morte non è la fine di tutto ma un nuovo inizio”
“In questo momento ci stiamo muovendo in due campi: quello delle date certe e di quelle presunte. Le prime legate alle esequie di Sua Santità, le seconde all’arrivo del suo
successore. Ma una cosa è certa: ai funerali ci saranno almeno 200 mila persone e per l’elezione del nuovo Pontefice ne attendiamo altre 250 mila”. Così Fabio Ciciliano, capo del Dipartimento della Protezione civile.
“Stiamo analizzando i flussi di fedeli in arrivo in Italia e a Roma — sulle strade, sui treni, in aereo e in nave — con una particolare attenzione per gli arrivi dal Sud America, soprattutto dall’Argentina. Monitoriamo il numero di persone che si spostano nel nostro Paese per adeguare le misure di accoglienza e gestione da parte del nostro Comitato operativo”, spiega Ciciliano, che alla domanda su quanti operatori siano in campo risponde: “Diverse migliaia, provenienti da tutte le regioni. Stanno dando un contributo eccezionale: è un momento importante e tutti devono contribuire. In pratica, abbiamo a disposizione 2.500 persone ogni giorno”.