Primo Maggio: tra mascherine e diritti per il lavoro

Festa dei Lavoratori carica di significati quest’anno: anche in Abruzzo eventi e momenti di riflessione su crisi, diritti e incertezza del futuro. Un Primo Maggio che, intanto, segna l’addio o quasi alle mascherine compagne di due anni di pandemia

“Non c’è un lavoro più importante di un altro, un lavoro non gratificante è quello fatto senza abnegazione o in condizione da non poter essere svolto con onorabilità”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo Lorenzo Sospiri intervenendo a Pescara alla cerimonia di premiazione de “Il lavoratore ideale”, 21/a edizione dell’evento organizzato dalla redazione del periodico “Cronache abruzzesi” in collaborazione con Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Fials e con il patrocinio della Provincia di Pescara.
Primo maggio nessuna festa, difendiamo la clausola sociale. E’ lo slogan di Ugl Telecomunicazioni per la festa dei lavoratori”: è quanto dichiara, in una nota, Stefano Conti, segretario nazionale del sindacato, che aggiunge: “In un mondo del lavoro sotto continuo attacco di organismi sovranazionali, il cui obiettivo è il completo smantellamento del welfare, in un mondo del lavoro che negli ultimi tempi ha permesso le più odiose discriminazioni e dove gli infortuni mortali continuano a essere all’ordine del giorno, festeggiare il primo maggio non ha senso”. “Le vertenze che coinvolgono gli addetti delle commesse dei Contact Center di Inps e Ita – prosegue Conti – ma che riguardano migliaia di lavoratori del settore degli outsourcers, evidenziano come lo stesso Governo, attraverso aziende pubbliche o interamente partecipate, non applicando la clausola sociale stia di fatto destrutturando questo fondamentale meccanismo di tutela occupazionale”.
“Per questo oggi, in 15 città con importanti contact center come Milano, L’Aquila, Roma, Napoli, Campobasso, Matera,
Crotone, Rende, Catanzaro, Reggio Calabria, Bari, Taranto, Palermo, Caltanissetta, Catania, si sono svolti flash mob”.
“Come Ugl Tlc L’Aquila – dichiara Francesca Fantasia della segreteria Provinciale – possiamo solo ringraziare il costante
impegno e sostegno degli iscritti. Il nostro più sentito ringraziamento per la fiducia e la massiva partecipazione a qualsiasi tipologia di lotta messa in atto in questi due difficili e troppo lunghi anni”. “Dobbiamo ricordare quanto profonda sia la crisi occupazionale in Molise – dice Stefano Sardella, segretario provinciale Ugl Tlc Campobasso – acuita dalla pandemia, ma che da anni causa spopolamento, impoverimento economico del fragile tessuto sociale locale e annullamento dei
diritti di assistenza sociale e sanitaria, con l’impossibilità di assicurare i livelli minimi essenziali costituzionalmente
previsti. Un’emorragia economica, di servizi, di popolazione e di diritti alla quale la classe politica molisana e le
istituzioni sembrano non essere interessate a porre un freno, prese dalle piccole beghe interne per assicurare il mantenimento del proprio status quo”.

E quest’anno il 1 maggio racconta anche di un’Italia che comincia a liberarsi di mascherine e paura, dopo due anni di pandemia destinati a passare alla storia. Vi aiutiamo ad orientarvi tra le novità in vigore da oggi in vista di un’estate gradualmente più libera.

Al concertone del primo maggio si potrà stare senza mascherina? No, perché la legge spiega che “nei luoghi all’aperto è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli qualora si configurino assembramenti”. Il concertone del primo maggio così come altri eventi rientrano proprio in questi casi in cui bisognerà tirare fuori dalla tasca la mascherina.

Lo stesso, naturalmente, vale per tutti i concerti o eventi di piazza che anche in Abruzzo oggi si terranno in onore della Festa dei Lavoratori.Da oggi cambiano tutte le regole anti contagio Covid. Dal lavoro alla scuola, dai trasporti al tempo libero fino ai viaggi, ecco le domande e le risposte utili per capire dove Green Pass e mascherine sono ancora obbligatori.

  • Per salire su bus e metro serve la mascherina? Sì, per utilizzare qualsiasi mezzo del trasporto pubblico locale – e dunque autobus, metropolitane, tram – la mascherina resta obbligatoria fino al 15 giugno. E non basta una protezione chirurgica o di stoffa: serve la Ffp2.
  • Per viaggiare è necessario indossare la mascherina? Sì, anche sui mezzi a lunga percorrenza – aerei, traghetti, treni, pullman, aliscafi – fino al 15 giugno permane l’obbbligo di indossare la mascherina di tipo Ffp2 su naso e bocca.
  • In vacanza in montagna ci vuole la mascherina per salire sugli impianti? No, sulle funivie e sugli altri impianti di risalita decade l’obbligo di mascherina.
  • È ancora necessario il Green Pass per viaggiare? Fino al 31 maggio chi entra nel territorio italiano dovrà esibire il green pass base base, quello cioè ottenuto con vaccinazione, certificato di guarigione dal Covid o tampone, per salire a bordo di aerei, treni e altro, come avviene anche in altri Paesi. Cade invece l’obbligo di compilare il modulo Plf. Non servirà più alcuna certificazione per alloggiare in albergo o in qualsiasi altra strutture ricettiva.
  • E per andare al ristorante o in palestra serve la Certificazione verde? No, si può dire sostanzialmente addio (o arrivederci) al Green Pass, con due eccezioni: l’ingresso in Italia (fino al 31 maggio) e le visite negli ospedali (fino al 31 dicembre). Per palestre, piscine, centri benessere, ristoranti, stabilimenti, parrucchieri, centri estetici, musei, spettacoli e altre attività invece la Certificazione non è più necessaria e strutture e attività sono
  • Al cinema, al concerto o a teatro serve la mascherina? Sì, se gli eventi si svolgono al chiuso. Ancora fino al 15 giugno, infatti, i dispositivi di protezione individuale andranno indossati “per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e altri assimilati”, recita l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza. In questi casi basta la chirurgica.
  • Si può entrare al bar o al ristorante senza mascherina? Sì, per prendere un caffè o per pranzare in un ristorante non ci sarà più bisogno di indossare i dispositivi di protezione. Bar, ristoranti, locali, enoteche, pub erano già luoghi in cui si stava a lungo senza mascherina, per tutta la durata del pranzo o della cena, per il tempo della colazione o dell’aperitivo al bancone. Non ci sarà più bisogno di averla nemmeno per arrivare al tavolo o recarsi in bagno. Ovviamente vale la regola della raccomandazione perché i casi di infezione sono ancora tanti.
  • Per fare la spesa al supermercato bisogna indossare una protezione? No, la mascherina è soltanto raccomandata. Significa che per girare tra gli scaffali e andare in cassa non sarà più obbligatoria. Come ha detto il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, “il governo ha dato un messaggio di fiducia nei confronti dei cittadini”. Dovranno essere loro, i clienti, a decidere quando è meglio indossare comunque la mascherina.
  • E per fare shopping? La regola dei supermercati spiegata nella risposta precedente, sia nei negozi che nei centri commerciali: nessun obbligo, ma una raccomandazione in caso di rischio percepito.
  • La mascherina è obbligatoria sui posti di lavoro? In generale no, l’obbligo decade per tutti i lavoratori a eccezione di chi lavora nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, incluse le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistite (Rsa), gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti. Resta la sola raccomandazione a “indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie in tutti i luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico”. Attenzione però: le aziende private possono decidere in autonomia se trasformare la raccomandazione in obbligo ancora fino al 15 giugno.
  • Per entrare in ospedale serve anche il Green Pass? Sì, chi entra nelle strutture sanitarie e sociali (dagli ospedali alle Rsa), sia come utente che come visitatore, non solo dovrà indossare sempre la mascherina fino a al 15 giugno. Ma dovrà anche mostrare il proprio Green Pass fino alla fine del 2022.
  • Studenti e prof devono stare ancora con la mascherina? Sì, a scuola si continuerà a usare la mascherina fino alla fine dell’anno scolastico. Sono obbligati a rispettare la misura sia gli alunni dai 6 anni in su, che i docenti, che il personale scolastico e anche gli esterni (genitori, fornitori, cuochi) nel momento in cui accedono all’interno degli edifici scolastici.