Terremoto: scossa in pieno Adriatico di magnitudo 5.2, paura lungo la costa abruzzese

Scossa di terremoto distintamente avvertita a Pescara, Montesilvano e lungo tutta la costa abruzzese. Alle 14:47 per diversi secondi la terra ha tremato da Martinsicuro a Vasto. Oscillazioni di lampadari e oggetti hanno invaso i social. Magnitudo 5.2 con epicentro in pieno mare Adriatico, di fronte a Sansevero.

Una scossa di terremoto di magnitudo 5.5 è stata registrata dagli strumenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia nel mare Adriatico centrale. La scossa è stata avvertita in Abruzzo, Molise e Puglia, in particolare nelle località della costa, intorno alle 14.47, soprattutto ai piani alti delle abitazioni. Numerose le telefonate ai Vigili del Fuoco.

Due le scosse di terremoto registrate dall’Ingv nel mare Adriatico attorno alle 15. La prima scossa, alle 14.47, è stata di magnitudo 5.6 ad una profondità di 5 chilometri, mentre la successiva, alle 15.00, è stata di magnitudo 4.1 ad una profondità di 10 chilometri.

“La scossa risulta avvertita dalla popolazione – sottolinea in un tweet il Dipartimento della Protezione Civile – La sala situazione Italia è in contatto con le strutture di protezione civile sul territorio”.

Scorrendo il sito dell’INGV si può notare che dalla scossa più forte, con magnitudo 5.2, ne sono seguite moltissime altre non andate oltre magnitudo 4.

E’ stato avvertito lungo gran parte della costa adriatica, da Ancona a Foggia, e poi all’interno fino alla Campania e al Lazio, il terremoto avvenuto oggi nel Mare Adriatico, a circa 90 chilometri dal promontorio pugliese del Gargano e dalle isole Tremiti e a circa 30 chilometri dall’isola croata di Lastovo.

“Entro i primi 30 minuti dalla scossa principale si sono registrati due eventi di magnitudo 4,1, uno di magnitudo 4 e tre di magnitudo superiore a 3″, ha detto all’ANSA il sismologo Salvatore Stramondo, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).”E’ una sismicità che sta proseguendo”, ha aggiunto. “Il terremoto è avvenuto in un’area geologicamente molto complessa, dove la microplacca adriatica si scontra con la placca continentale”, ha detto ancora Stramondo. “E’ comunque una situazione da comprendere, anche perché in questa zona non ci sono stati molti precedenti“, ha detto ancora. Solo dal 1985 a oggi si sono registrati di magnitudo compresa tra 4.0 e 4.9, come quelli avvenuti nel 1988 e nel 2007 localizzati a Sud dell’epicentro in cui è avvenuto il terremoto di oggi. Una prima ipotesi che a generare sia stato un meccanismo di scorrimento nel quale abbiano avuto un ruolo le Dinaridi, la catena montuosa che attraversa parte dei Balcani, la cui struttura sottomarina si sovrappone alla zona dell’epicentro.

Dopo la scossa di terremoto di magnitudo 5.2 registrata in mare ad una profondità di cinque chilometri, ci sono state nove repliche in un’ora, tutte nella stessa zona dell’Adriatico centrale. Secondo i dati dell’Ingv, tra le 14:47 e le 16:05 ci sono state tre scosse di magnitudo superiore al 4 (4.1 alle 15.00, 4.1 alle 15.13 e 4.0 alle 15:21), quattro di magnitudo superiore al 3, e tre di magnitudo superiore al 2.