L’Aquila: con la voce di Baglioni cala il sipario sulla Perdonanza di Papa Francesco

Col concerto, sold out, di Claudio Baglioni cala il sipario sulla Perdonanza numero 728, quella di Papa Francesco. Chiusa la porta Santa rimane per la prima volta il dono di Papa Francesco dell’indulgenza lucrabile per un anno pur senza attraversare la porta. Anche il corteo storico è rientrato a Palazzo Fibbioni

Tantissime persone in fila per il rito finale, la chiusura della Porta Santa ad opera del sindaco Biondi e del vescovo ausiliare D’Angelo che prima aveva celebrato la messa. È ormai scuro quando la porta viene chiusa ma Papa Francesco ha lasciato un dono grande alla comunità di fedeli: l’indulgenza lucrabile per un anno, prorogata sino al 2023. Un anno giubilare celestiniano. Il primo nella storia della Perdonanza.

La porta è chiusa ma sarà possibile ottenere l’indulgenza recandosi nella basilica e seguendo le indicazioni della chiesa. E sarà possibile anche per i malati e gli anziani che non possono uscire di casa. Un dono straordinario per il sindaco che lo ha più volte sottolineato nel suo discorso.

In migliaia hanno seguito la cerimonia di chiusura come la messa. La basilica di Collemaggio in questi giorni è stata letteralmente presa d’assalto.

Dopo la chiusura un ricco corteo di rientro ha accompagnato le Dame, il Giovine signore e il sindaco a Palazzo Fibbioni per il rientro nella residenza municipale.

Gran finale anche per il programma artistico con il concerto di Claudio Baglioni, sold out subito. Il Comune ha allestito un maxi schermo anche in piazza Duomo. Uno spettacolo “pace a noi” che ha messo insieme i più grandi successi del cantautore romano con brani più particolari legati al tema della pace e della solidarietà. Baglioni non ha rilasciato interviste e le foto che vedete ci sono state concesse dal Comune de L’Aquila.

“Felice di essere tornato all’Aquila dopo 13 anni e ritrovare questa piazza che nel 2009 ospitava ancora gli accampamenti: mi presentai con una chitarra per cercare di portare un pò di sollievo”: con queste parole il cantautore romano ha salutato il pubblico aquilano.

I musicisti, diretti da Danilo Minotti, fanno l’ingresso sulle note del Requiem, composto per lanciare un messaggio contro la guerra. Così come “Pace”, la prima canzone in scaletta, brano di coda del doppio album “Oltre” (1990).

Cita Nelson Mandela e il suo messaggio sul perdono: “Un’arma potente– prima di riprendere a suonare. Baglioni intona dunque “Io sono qui” e poi “Dodici note”, la canzone che ha dato il nome al suo tour.La parte finale è un crescendo, anche di emozioni. Tutti in piedi a cantare “Strada Facendo”, poi “Avrai” e poi ancora “Mille giorni di te e di me”, “Via” e “La vita è adesso”. Quindi i saluti finali, sulle note di “Per incanto e per amore”.  Prima e dopo il concerto, Baglioni non risparmia autografi e selfie. Tanti i fan commossi dalle prime alle ultime note.

Questi scatti sono, invece, della nostra redazione aquilana