Inadempienze Regione Abruzzo – Aggiornamenti

Inadempienze Regione Abruzzo: Aggiornamenti dalla Corte dei Conti e commenti.

Dopo la notizia su Consiglio Regionale Abruzzo: le Inadempienze, di seguito le ultime dalla Corte dei Conti.

Il provvedimento adottato con delibera n. 191/2015 lo scorso 17 luglio in base agli articoli 120 e 126 della Costituzione, arriva sulla Giunta Regionale di centrosinistra guidata da Luciano D’Alfonso, anche se le omissioni si riferiscono anche al periodo precedente dell’ex Giunta di centrodestra guidata da Gianni Chiodi. Per i giudici contabili la Regione ha accumulato ritardi e violato le norme nonostante i continui solleciti. Secondo la Corte dei Conti “persiste un comportamento omissivo della Regione Abruzzo nella redazione dei documenti consuntivi”, non avendo inviato né la bozza di rendiconto del 2013 né l’accertamento dei residui al 31 dicembre 2013 né la bozza di rendiconto per il 2014″. La rendicontazione della Regione è ferma al 2012, né il bilancio di previsione del 2013 né quello del 2014, sostiene la Corte dei Conti, erano stati oggetto di procedure di assestamento. In tale assetto ordinamentale, emerge in tutta la sua gravità l’ incidenza dei ritardi accumulati dalla Regione Abruzzo ed ai quali la stessa Regione non sembra voler porre fine, in violazione delle norme che dal 2011 sono andate a disciplinare la contabilità regionale”.

I commenti politici:

Paolucci: Vicenda nota e in via di soluzione, nessun pericolo per legislatura

In merito alle osservazioni a carico della Regione che la Corte dei Conti – Sezione di Controllo per l’Abruzzo ha formulato il 17 luglio scorso, l’assessore regionale al Bilancio Silvio Paolucci spiega: “Ferma restando la consapevolezza delle difficoltà della Regione a perseguire l’allineamento del ciclo di programmazione finanziaria, derivante in grandissima parte dai ritardi accumulati negli anni passati, l’attuale Giunta regionale ha raggiunto l’importante obiettivo di approvare il riaccertamento dei residui al 31.12.2013. La deliberazione (n. 546) è stata assunta il 26 giugno scorso ed è in fase di trasmissione alla Corte dei Conti”.  L’approvazione del riaccertamento dei residui costituisce l’atto propedeutico per il completamento della procedura inerente l’approvazione del disegno di legge regionale relativo al rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2013 che la Giunta avrà modo di approvare a breve, in quanto l’istruttoria è in via di completamento. La conclusione del procedimento di riaccertamento dei residui al 31.12.2013, inoltre, costituisce elemento propedeutico anche per l’attivazione del procedimento di riaccertamento ordinario dei residui al 31.12.2014 e del riaccertamento straordinario dei residui al 01.01.2015 previsto dal D. Lgs. 118/2011.  Paolucci tiene a precisare: “Non c’è alcun pericolo di scioglimento del Consiglio regionale: questa legislatura è la legislatura della cura e del risanamento finanziario e contabile. Alcuni elementi evidenziati dalla Corte dei Conti costituiscono ostacoli già superati dalla Regione ed altri sono in fase di superamento. Resta ovviamente da lavorare ancora per poter delineare organizzazione e procedimenti idonei per superare tutte le altre criticità evidenziate dalla Corte. Ad ogni buon conto – chiosa l’assessore – è il cas‎o di ribadire che la Regione Abruzzo, anche in considerazione del quadro nazionale e nel contesto delle altre Regioni, ha messo in campo un’azione di forte risanamento dei conti sia per quanto riguarda il bilancio sia per quanto riguarda la sanità e che, in virtù dei dispositivi normativi del decreto sugli enti territoriali (cui il governo regionale ha dato un contributo importante), l’ammortamento del disavanzo – che verrà definito con precisione – sarà sostenibile”.

 

Da M5s a Fi a osservatorio Antimafia,gravi colpe.

“Nulla di nuovo. Il M5l lo aveva denunciato in sede di approvazione del bilancio regionale nella notte del 23 dicembre 2014. Presentammo centinaia di emendamenti e denunciammo quella che secondo noi era una Finanziaria al buio della Giunta D’Alfonso, criticando proprio il mancato riaccertamento dei residui attivi e passivi”. Così il consigliere grillino Sara Marcozzi sulla sentenza della Corte dei Conti. “Colpe gravi ereditate dalla Giunta Chiodi alle quali la Giunta D’Alfonso con le medesime colpe non ha posto rimedio. Ora che lo accerta la Corte dei Conti forse le nostre parole avranno più valore nell’affermare l’inadeguatezza dei ‘professionisti competenti’ della politica a svolgere il loro mandato! Secondo la Corte, la Regione veloce di D’Alfonso è a bivio tra lo scioglimento e i poteri sostitutivi del Governo centrale. Il commissariamento del commissario sarebbe davvero il colmo!”, conclude. Stefano Moretti dell’osservatorio Antimafia Abruzzo, annuncia un esposto alla magistratura: “Ritengo l’atteggiamento sia gravissimo e debba essere immediatamente verificato anche dalla Procura della Repubblica di Pescara alla quale scriveremo dettagliatamente un esposto circostanziato”. “La delibera della Corte dei Conti sancisce in modo inesorabile l’assoluta incapacità di questa Giunta regionale, in primis dell’assessore Paolucci, mettendo in luce tutte le inadempienze in tema di Bilancio – attacca il forzista Mauro Febbo – la ciliegina sulla torta di un anno di amministrazione caratterizzato solo da brutte figure”. Per Febbo, assessore nella precedente amministrazione, “il Conto Consuntivo 2013 doveva essere approvato dal Governo D’Alfonso in quanto la Giunta Chiodi non avrebbe potuto durante il periodo della competizione elettorale; per questo la scadenza (di norma fissata al 31 luglio 2014) era stata posticipata al 31 dicembre 2014. Lo stesso discorso vale per il Consuntivo 2014 non ancora approvato dalla Giunta (scadenza 30/4/2015) e sicuramente non sarà mai licenziato dal Consiglio regionale entro la fine dell’anno”.