L’Aquila: si aggravano le condizioni di Messina Denaro che rifiuta di incontrare la figlia

Il boss Matteo Messina Denaro resta in cella nell’ospedale San Salvatore dove è ricoverato da oltre un mese per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute. Il padrino non avrebbe voluto vedere la figlia

Si aggravano le condizioni del boss Matteo Messina Denaro che resta in cella in ospedale dove viene trattato con la terapia del dolore a causa di un tumore al colon. Si trova nella cella del reparto detenuti dove è stato trasferito da una settimana con decine di agenti che lo sorvegliano. Cella che equivale ad un piccolo centro di oncologia per acuti non potendo, per evidenti motivi di sicurezza, essere trasferito in un normale hospice. Lo scorso 8 agosto è stato sottoposto a un intervento chirurgico per una occlusione intestinale. Il boss, 61enne, è vigile è cosciente ma l’avanzare del tumore ha ridotto i suoi movimenti fisici.

Dall’arresto del 17 gennaio scorso, Messina Denaro era recluso nel carcere Le Costarelle di Preturo nel regime di 41 bis. Le cure in ospedale e non in carcere erano state chieste nelle scorse settimane a gran voce anche dai suoi legali e dai familiari che avevano annunciato anche la presentazione di una istanza di scarcerazione perché le condizioni di salute del boss – che in questi mesi non ha mai collaborato con la magistratura né si è mai dimostrato pentito – non erano compatibili con il carcere. Il boss ha ricevuto nelle ultime settimane anche la visita di alcuni parenti, tra i quali la nipote e legale Lorenza Guttadauro. In caso di una grave crisi, il boss avrebbe detto d non voler essere rianimato dai medici.

In particolare, la nipote è assidua nelle visite per stare al capezzale dello zio; il padrino non avrebbe voluto invece vedere la figlia, incontrata per la prima volta ad aprile nel carcere di massima sicurezza dell’Aquila, proprio per non farsi trovare con il fisico e, a volte anche la mente, provato duramente dalle conseguenze della malattia.