Covid Abruzzo: riaprono le scuole, DAD per 50 % superiori. Leggi qui comuni rossi e novità

Alla luce del nuovo Decreto Legge in vigore per il mese di aprile, i Comuni soggetti alle misure più restrittive vedranno anche in Abruzzo applicate le normative nazionali della zona rossa. La prossima settimana riaprono le scuole; le superiori in didattica a distanza al 50%. Scendono da 24 a 17 i comuni “rossi”. Appello della Verì a rispettare le regole nei giorni di festa.

Nei comuni in zona rossa le scuole saranno aperte in presenza solo fino alla prima media. Passano da 24 a 17 i comuni abruzzesi in cui sono in vigore maggiori restrizioni per contrastare la diffusione del Covid-19. Decade il concetto di zona rossa “alleggerita” disposto dalla Regione: da martedì nelle località più a rischio sarà in vigore la zona rossa sulla base del decreto Draghi. Rispetto alle misure precedenti, non potranno aprire parrucchieri ed estetiste e non sarà possibile far visita ad amici e parenti, una volta al giorno, in massimo due persone.

“L’andamento epidemiologico settimanale ha confermato i progressi sia in termini di contagi sia di occupazione dei posti letto negli ospedali. L’incidenza dei positivi ogni centomila abitanti è scesa ulteriormente, attestandosi a 160. L’RT si è abbassato a 0,81 e nessuna provincia supera la soglia di 1. Siamo di fronte a numeri che avrebbero dato all’Abruzzo, per la terza settimana consecutiva la classificazione in zona gialla. Ho espresso la mia contrarietà al Decreto Legge che ci pone in una zona diversa per l’intero mese di aprile, avendo subito in anticipo la terza ondata. Anche l’occupazione delle terapie intensive è in calo e l’obiettivo è quello di arrivare subito dopo Pasqua al di sotto della zona di allarme. La scelta nazionale penalizza l’Abruzzo che rimane di fatto schiacciato dai numeri che registrano le regioni più grandi”, ha dichiarato il presidente Marsilio.

Di seguito l’elenco completo dei comuni soggetti a maggiori restrizioni che con la nuova ordinanza diventeranno zona rossa e quelli che escono dalle misure restrittive.
Provincia di Chieti: escono dalle restrizioni i Comuni di Castiglione Messer Marino, Orsogna, Atessa, San Vito, Casoli.
In zona rossa il Comune di Lentella.

Provincia di Pescara: escono dalle restrizioni i comuni di Rosciano, Moscufo e Villa Celiera.
Sono in zona rossa i Comuni di Collecorvino, Roccamorice e San Valentino in Abruzzo Citeriore

Provincia di L’Aquila: escono dalle restrizioni i comuni di Capitignano, Pizzoli, Sante Marie, Prezza, San Benedetto dei Marsi, Magliano dei Marsi.
Sono in zona rossa i Comuni di Celano, Pratola Peligna, Corfinio, Pescina e Cerchio.

Provincia di Teramo: in zona rossa Martinsicuro, Colonnella, Nereto, Sant’Omero e Sant’Egidio alla Vibrata, Alba Adriatica, Canzano e la frazione di Pietralta nel Comune di Valle Castellana.

“Sapete che io mi sono già detto contrario al decreto legge che impone di restare in arancione per tutto il mese di aprile – osserva il presidente Marsilio – perché l’Abruzzo ha avuto in anticipo la terza ondata e i numeri dimostrano che c’è una costante regressione e miglioramento del quadro. La scelta del Governo penalizza regioni come l’Abruzzo o l’Umbria, che hanno avuto in anticipo la terza ondata e la stanno superando. Quanto deciso dispiace e penso sia un errore”.

In Abruzzo abbiamo uno degli indici Rt più bassi a livello nazionale. E’ una regione che ha tutti i requisiti per essere definita zona gialla. Invece si applicano anche qui le misure del decreto Draghi, che prevedono restrizioni importanti finalizzate a far evitare i momenti conviviali, i più pericolosi dal punto di vista del contagio. Invito tutti a seguire attentamente le regole, non dobbiamo vanificare il sacrificio messo in atto. Dobbiamo rispettare le norme, evitando qualsiasi momento che richieda comportamenti diversi rispetto alle regole”. E’ l’appello lanciato, al termine dell’Unità di crisi regionale, dall’assessore regionale alla Salute Nicoletta Verì. Nel rivolgere un “augurio di speranza ai nostri corregionali”, l’assessore invita alla massima prudenza e sottolinea che “riapriremo le scuole dopo Pasqua e piano piano torneremo a quella normalità tanto attesa”.