728^Perdonanza Celestiniana: Papa Francesco colpito dal grande affetto degli aquilani

“Grazie per la accoglienza e l’affetto, sono rimasto colpito dal calore autentico degli aquilani nei miei confronti”. Così Papa Francesco al termine della sua visita a L’Aquila

Parole affidate al cardinale Giuseppe Petrocchi, arcivescovo del capoluogo regionale, mentre nella sagrestia della basilica di Collemaggio, dopo aver incontrato i vescovi abruzzesi e molisani, il Sommo Pontefice si stava spogliando degli abiti liturgici per poi ripartire alla volta del Vaticano.
Fonti interne alla Chiesa aquilana raccontano che il Santo Padre, in particolare durante il percorso a bordo della papamobile, è stato oggetto di manifestazioni di affetto e di entusiasmo con tanta gente che ha chiesto la benedizione, soprattutto dei bambini, e tanti che in maniera semplice, ma sincera gli hanno gridato ‘ti vogliamo bene’ o ‘Francesco torna presto all’Aquila’.
Secondo le stime fatte da Questura e Curia aquilana sarebbero circa 20 mila, quasi il doppio delle previsioni della vigilia fatte dagli esperti della sicurezza, le persone intervenute per vedere Papa Francesco. Anche il grande afflusso di fedeli ha favorevolmente impressionato il Pontefice.

Si conclude martedì 30 agosto la 728/a Perdonanza Celestiniana dell’Aquila. Stasera, intanto, sarà chiusa la Porta Santa della Basilica di Santa Maria di Collemaggio e subito dopo partirà il corteo di rientro della Bolla del Perdono di Papa Celestino V. Secondo il programma, alle 18.30, nella basilica di Santa Maria di Collemaggio la Messa stazionale con il rito della chiusura della Porta Santa, funzione religiosa celebrata dal Vescovo ausiliare dell’Aquila Antonio D’Angelo. Al termine, lo stesso monsignor D’Angelo e il sindaco Pierluigi Biondi chiuderanno la Porta Santa.

L’indulgenza però non terminerà questa sera come previsto dalla Bolla “Inter sanctorum solemnia” di Papa Celestino V, ma si potrà lucrare fino alla Perdonanza del 2023 per speciale concessione del Santo Padre. Fino al 28 agosto 2023 i fedeli e i pellegrini che si recheranno all’Aquila, potranno lucrare ogni giorno l’indulgenza plenaria partecipando ai riti in onore di San Celestino V oppure raccogliendosi in preghiera “al cospetto delle spoglie del santo per un congruo spazio di tempo”.

Per lucrare l’indulgenza, inoltre, occorre recitare il Credo, il Padre nostro e una preghiera secondo le intenzioni del sommo pontefice. Infine ci si dovrà accostare alla confessione sacramentale e alla comunione eucaristica entro gli 8 giorni precedenti o seguenti la partecipazione a un rito in onore di Celestino V oppure dopo aver sostato in preghiera davanti le spoglie del santo pontefice.

Gli anziani, gli ammalati e tutti coloro che per gravi motivi non possono uscire di casa, ugualmente potranno conseguire l’indulgenza plenaria se, maturato il pentimento di ciascun peccato e con l’intenzione di adempiere, non appena lo potranno, alle tre consuete condizioni, davanti ad una piccola immagine di San Pietro Celestino partecipino spiritualmente alle celebrazioni, dopo avere offerto le proprie preghiere e i propri dolori, oppure le sofferenze della propria vita, a Dio misericordioso. L’indulgenza potrà essere applicata anche per i defunti.

Ad animare la Liturgia il coro diocesano con la direzione del maestro Maria Cristina De Amicis. Ultimata questa cerimonia, il sindaco Biondi proclama la chiusura della Perdonanza 2022 spegnendo il braciere acceso lo scorso 23 aprile con il Fuoco del Morrone. Quindi il corteo di rientro della Bolla del Perdono, con il gonfalone della città dell’Aquila, i rappresentanti della Municipalità e i gruppi storici che accompagnano il sindaco, le Dame della Bolla e della Croce (Kawsar Abulfazil e Adriana Carolina Pinate) e il Giovin Signore (Shiong Fu) dalla basilica di Collemaggio fino alla sede comunale di Palazzo Fibbioni, passando per viale Collemaggio, corso Federico II, parte alta di piazza Duomo, corso Vittorio Emanuele. A palazzo Fibbioni il saluto del sindaco e dei figuranti principali.