Economia: Abruzzo, export in crescita

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In Abruzzo export in crescita, rispetto al Mezzogiorno, con un incremento del 2.9%. I dati dal rapporto Ice.

Dallo studio “L’Italia nell’economia internazionale 2014-2015”, il 29esimo Rapporto annuale sul commercio estero dell’Ice – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, emerge che nel 2014 in un contesto di flessione delle esportazioni del Mezzogiorno, l’Abruzzo ha registrato una dinamica superiore alla media del totale nazionale, con un incremento del 2,9%, che ha consentito alla regione di riconquistare una quota dell’1,8% sulle esportazioni italiane. Un andamento analogo si osserva anche dal lato delle importazioni, che hanno segnato un aumento del 3,8% rispetto all’anno precedente, a fronte di una contrazione degli acquisti dall’estero complessivi dell’Italia. L’analisi dei mercati di sbocco mostra come circa un terzo delle esportazioni abruzzesi sia assorbita dai primi due mercati di destinazione, Germania e Francia. Con riferimento ai principali partner non europei, se da un lato non sorprende la contrazione delle vendite destinate alla Russia, scontando le conseguenze della crisi geopolitica, dall’altro l’Abruzzo non sembra aver beneficiato particolarmente dal rafforzamento del mercato statunitense, verso il quale le vendite si sono ridotte del 16,5%, sintesi di una contrazione piuttosto generalizzata al livello settoriale. L’unica nota positiva e’ rappresentata dai prodotti alimentari, le cui vendite verso gli Stati Uniti hanno superato i 50 milioni di euro, con un incremento dell’8,7%.

Passando all’analisi settoriale, il 2014 ha segnato un ulteriore significativo indebolimento degli articoli di abbigliamento (-33,2%), la cui quota sulle esportazioni nazionali del settore e’ ormai scesa al di sotto dell’1% (dal 3% del 2008). Il dato sul 2014 rappresenta tuttavia la sintesi della performance positiva registrata dalla provincia di Teramo, dove sono collocati due importanti distretti, e quella negativa della provincia di Pescara. E’ inoltre proseguita la fase sfavorevole per il settore computer ed elettronica (-30,9%), verosimilmente riconducibile all’andamento del polo ICT dell’Aquila. Il settore trainante dell’export abruzzese e’ stato quello degli autoveicoli, rimorchi e semirimorchi: grazie ad una crescita nettamente superiore alla media (+9,4% rispetto al 2013) le esportazioni del settore hanno sfiorato i 3 miliardi di euro, rappresentando la principale voce dell’export della regione (circa il 43% del totale). Il secondo settore per valore dell’export e’ la meccanica, che ha registrato un andamento particolarmente dinamico nel 2014 (+6,1%). Con riferimento alle voci che presentano un peso relativamente inferiore nella distribuzione settoriale delle esportazioni abruzzesi, si segnala l’ulteriore rafforzamento del settore tessile (+12,8%), che fa seguito alla gia’ positiva performance del 2013. Performance positive e significativamente piu’ vivaci rispetto alla media dell’export abruzzese si osservano anche per chimica (+14%), farmaceutica (+19,9%) e articoli in gomma e materie plastiche (+6,3%). Con riferimento alle esportazioni di servizi il ruolo dell’Abruzzo rimane ancora marginale, con una quota pari a meno dell’1% del totale nazionale, nonostante l’andamento favorevole del 2014 (+1,4%). Sempre nel 2014 il numero di operatori all’esportazione e’ stato pari 3.415 unita’ (91 in meno rispetto al 2013), con un valore medio esportato per operatore di 2 milioni di euro. I dati sul primo trimestre del 2015, infine, restituiscono uno scenario potenzialmente incoraggiante per alcuni settori, sebbene le esportazioni totali siano diminuite del 2,3% rispetto allo stesso periodo del 2014. In particolare – sostiene infine l’Ice – il dato sui primi mesi del 2015 mostra segnali di ripresa per il settore computer ed elettronica, che avrebbe beneficiato in buona misura delle vendite destinate al mercato Usa.

Antonella Micolitti: