Copagri, antidemocratico il sì ad Ombrina

Ombrina

Copagri, antidemocratico il sì ad Ombrina pronunciato dal Mise. Anche la Copagri ribadisce la contrarietà all’impianto di estrazione del petrolio “Ombrina Mare”, da realizzarsi al largo della costa teatina.

In un comunicato diffuso dopo la decisione favorevole assunta lunedì dal Ministero dello Sviluppo Economico, l’associazione degli agricoltori sottolinea come sia sempre stata presente alle manifestazioni contro Ombrina e annuncia che continuerà a farlo anche nelle prossime.

“Crediamo in un modello di sviluppo – si legge nel comunicato della presidenza della Copagri – basato alle valenze dell’agricoltura di qualità. L’Abruzzo ha molte eccellenze dell’ambiente, da curare e rispettare, del turismo, da diversificare nell’offerta, e dell’industria manifatturiera, leggera ed compatibile con questo modello di sviluppo”.

Copagri definisce la decisione “uno schiaffo alla democrazia” e aggiunge che la nutrita partecipazione di cittadini, associazioni, enti ed istituzioni alle manifestazioni No triv sono sintomo di una corale contrarietà dell’intero territorio, della quale evidentemente il MISE non ha tenuto alcun conto. La recente istituzione del “parco marino dei trabocchi” da parte del Consiglio Regionale, la realizzazione della pista ciclopedonale sull’ex tracciato ferroviario, le tante aree di riserva e il parco nazionale della costa teatina sono ulteriore testimonianze di un territorio che vuole darsi uno sviluppo diverso da quello petrolifero.

“Ancora una volta il “Dio denaro”, basato su royalties che finiscono allo Stato con poche briciole che ricadono sul territorio, ha fatto la differenza per gli interessi di pochi, a dispetto della tutela e della salvaguardia del territorio il cui mantenimento dovrebbe rappresentare la principale preoccupazione di ogni essere vivente”.

Marina Moretti: